.ulla pagina facebook dal nome “Nocciole a passo d’uomo”, creata all’indomani della chiusura del Cavalcavia n, 20 e 22, dall’azienda speronese Euronut, stamane un nuovo comunicato attacca l’operato del sindaco Marco Santo Alaia. Ecco quanto pubblicato.
“Il caso del cavalcavia numero 22 è ormai al grottesco, si è trasformato in una situazione ancor più al limite dell’assurdo e del ridicolo. L’ultima in ordine di tempo: il sindaco avvocato Marco Santo Alaia ha espresso solidarietà a mezzo stampa ad Euronut. Eppure in questi mesi, a differenza di quanto fatto da altre autorità ed altre istituzioni, il sindaco avvocato Marco Santo Alaia non ha contattato l’azienda per sincerarsi dei reali problemi che stiamo affrontando dal 5 giugno. Ci chiediamo perché: forse non ha interesse a tutelare i lavoratori di Euronut? E se così fosse, per quale motivo? L’atteggiamento del sindaco di Sperone, in questi mesi, è stato tutt’altro che solidale. All’emergenza legata alla chiusura del cavalcavia, si sono aggiunti problemi quotidiani rispetto ai quali non c’è stata collaborazione: abbiamo dovuto sollecitare lo svolgimento del servizio di nettezza urbana, per esempio; abbiamo sollecitato (invano) risposte sulla funzionalità delle telecamere della zona industriale (quelle che potrebbero servire a controllare il territorio); da settimane siamo al buio per la rottura di alcuni lampioni lungo il cavalcavia ed infine viviamo, quando piove, con il rischio di allagamenti a causa, per quanto in nostra conoscenza, della mancata manutenzione delle vasche di contenimento in una zona a rischio idrogeologico. Una situazione difficile, complicata, paradossale. E ora, quando per giunta il sindaco avvocato Marco Santo Alaia viene meno agli impegni sottoscritti ad agosto sulle pese, ci fa giungere la sua “massima solidarietà” a mezzo stampa.
Alla sua tardiva, inutile e non concreta dichiarazione di solidarietà rispondiamo citando il grande Totò: signor sindaco avvocato Marco Santo Alaia, ma ci faccia il piacere!”