di Gianni Amodeo
Un saluto speciale per l’anno scolastico che volge al termine; saluto speciale, reso dalle quarte e quinte classi della Scuola primaria del plesso cittadino dell’Istituto comprensivo “Giovanni XXIII” di Baiano, diretto dal professore Vincenzo Serpico, nel segno dello spettacolare Concerto di primavera, meta conclusiva del progetto didattico e formativo, sviluppato sulle scie dei molteplici itinerari che fanno compiere in latitudine e longitudine il “Giro del mondo in Musica” e coordinato da Octavian Cristea Nechita,prestigioso compositore rumeno ed autore di interessanti opere, oltre che docente delle complesse tecniche esecutive dell’Oboe nello stesso Istituto.
Un evento di valenza artistica, che onora l’intero plesso scolastico e che si è valso del patrocinio della civica amministrazione nell’ospitale location della Palestra comunale. Una rassegna dei linguaggi in pentagramma che esprimono l’universalità della Musica, al di là della variegata articolazione dei generi che fanno vibrare i sentimenti del Bello e dell’Armonia. E sul profilo cosmopolita del progetto si soffermavano con riflessioni puntuali il professore Vincenzo Serpico e Octavian Cristea Nechita, nella presentazione dei temi del Concerto d’omaggio alla Primavera, mentre il sindaco, l’avvocato Marco Santo Alaia focalizzava il ruolo delle nuove generazioni che rappresentano il futuro e l’identità della comunità. Ben ventotto, le esecuzioni musicali e i canti, con cui si sono esibiti i protagonisti e le protagoniste del Concerto, facendo risaltare un eccellente livello di preparazione e meritando applausi a scena aperta.
Canti arabi e canti ebraici, canti medievali, canti scozzesi e canti sud-africani un mix di bell’effetto, per percorrere il mondo canoro brasiliano, argentino, tedesco, degli Indiani d’America, cinese, cubano, cipriota, russo, cubano, peruviano, messicano. Davvero di tutto e di più in splendida sequenza, con il capitolo a sé riservato alla canzone italiana e soprattutto alla canzone napoletana.
A conferire un’ulteriore e straordinaria impronta cosmopolita alla manifestazione, l’esibizione del Maestro Hector Luere, tra i componenti del celebre gruppo musicale strumentale cileno degli Inti – Illimani nella cui storia vive la Musica quale impegno civile, per diffondere gli ideali di libertà e di democrazia contro ogni sopruso,arbitrio e ingiustizia.Artista di gran classe, Hector Luere– vive e risiede a Terzigno– si destreggia finemente con il flauto di Pan, il flauto dolce e la chitarra classica. E nella bella atmosfera del Concerto di primavera ha fornito una gradevole lezione di cultura musicale, con rapidi ed efficaci flash sulle tradizioni canore peruviane, cilene, boliviane e messicane; flash tradotti nell’applaudita esecuzione delle celebri composizioni “Angelo andino”, “Ocarina” e “Qapa Nam”.
L’ouverture della magnifica manifestazione’ era data dall’interpretazione corale Inno alla gioia, espressione dello spirito comunitario europeo che aleggia nella geniale musica di Ludwig Beethoven, con il suggello finale impresso dal Canto degli italiani, l’Inno nazionale del Bel Paese.
Una rassegna vissuta con l’intensa partecipazione dei ragazzi e delle ragazze, con la cornice del pubblico formato sia da genitori che da docenti con la professoressa Anna D’Avanzo, coordinatrice della Scuola media cittadina “Anna Merini” e il professore Generoso De Gennaro, vice–preside dell’Istituto comprensivo “Giovanni XXIII”. Presenti il parroco don Reinaldo e il professore Nicola Montanile.