Ieri vi avevamo parlato che dall’anno prossimo l’istituto scolastico delle primarie era pronto ad adottare quello che era la settimana corta, dopo che i genitori erano stati chiamati ad esprimere la loro decisione dalla quale era emersa il loro parere favorevole all’iniziativa, per la maggioranza di quelli interpellati. In realtà le cose stanno diversamente come lo stesso dirigente dell’Istituto Scolastico “Giovanni XXIII”, Vincenzo Serpico ha tenuto a precisare. “Per amore della verità voglio ribadire che il 18 e 19 novembre scorso sono stati chiamati ad un referendum i genitori degli alunni iscritti all’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII”, in merito all’espressione di un parere sulla possibile settimana corta per l’anno scolastico 2019-20. Ribadisco che non hanno votato neppure il 50% degli aventi diritto e che comunque il parere favorevole espresso a maggioranza risicata, è di soli 17 voti in più. Voglio chiarire anche che i docenti non sono stati impegnati in questo referendum e che comunque al di là del parere espresso, che può avere un relativo peso, la delibera eventuale dell’organizzazione diversa dell’orario scolastico non solo per il plesso della Primaria di Sperone ma tutto l’istituto comprensivo è di sola competenza del collegio docenti e del consiglio d’istituto. Pertanto grazie da parte del preside ai genitori che hanno voluto darci il loro parere ma al momento non è stata presa alcuna decisione in materia”.