Fotoservizio di Grazia Pragliola e Luciano Mansi
Un modo particolare e originale, per onorare la Festa del Cristo Re, quello scelto dalla comunità parrocchiale di San’Elia profeta, patrono di Sperone. Una sua folta delegazione ha reso omaggio al proficuo impegno di solidarietà e umana dedizione, che svolge la Caritas verso i meno abbienti che vivono la condizione della marginalità; impegno metodico e costante, che si sviluppa sui tracciati di un’articolata rete di Centri sul vasto territorio della Diocesi di San Felice e San Paolino, rapportandosi alle strutture di servizio e di assistenza dei presidi di Pomigliano d’Arco, San Giuseppe Vesuviano e Nola. E così la Festa del Cristo Re ha dato alla delegazione l’opportunità di condividere una giornata diversa dal tran-tran della consuetudine proprio con quanti frequentano il presidio della Caritas nolana, nel cuore del centro antico della città dei Gigli. Una condivisione scandita dall’incontro con il canto, la musica e la poesia; incontro di spettacolo, con cui la comunità parrocchiale speronese ha inteso testimoniare la propria vicinanza di apertura per i valori della vita e dell’accoglienza verso il prossimo.
Nel Bel canto gradita e applaudita è stata l’esecuzione di brani di opere e canzoni del repertorio classico e moderno, proposta da Loredana Picciocchi, con l’accompagnamento dei ritmi delle chitarre classiche “padroneggiate” dai virtuosi Roberto Manzi e Romualdo Calabrese. Carmine Montella ha letto proprie composizioni in versi in chiave ironica ed ispirate dai temi del lavoro, delle campagne elettorali e della raccolta differenziata.
“La capacità caritatevole e solidale della comunità parrocchiale cittadina- ha affermato don Reinaldo Luis Arino Plata – costituisce un vivo ed interessante segnale di speranza. E’ il segnale, di cui sono validi portatori- ha concluso- gli stessi giovani che animano la Caritas speronese e che hanno partecipato attivamente alla Festa del Cristo Re negli spazi della Caritas nolana”.