Ci risiamo così come due anni fa siamo fuori dalla competizione elettorale provinciale. C’è poco da fare soffriamo questa modalità di voto, questa legge Del Rio assurda che toglie il diritto di voto ai cittadini e ridimensiona un ente invece importantissimo come la provincia. Da altro canto però il governo non ha ancora provveduto al cambio della legge. Ci ritroviamo a leccarsi le ferite , con un partito dilaniato dalle divisioni interne e senza una colazione che in Rotondi aveva posto tutte le speranze di compattezza , di radicamento sul territorio e risposte alle esigenze delle comunità. Ad oggi nulla o quasi. Abbiamo fatto peggio di due anni fa, quando portammo le firme decisive per formare la lista che elesse, nel parlamentino di Piazza Libertà, un consigliere comunale iscritto al partito democratico. Un capolavoro che oggi si ripete. Si ripete perché traditi dai nostri alleati che hanno preferito il civismo (di facciata) di Buonopane (iscritto al Pd),al dare vita ad una vera e propria lista di centrodestra . Errori (voluti e studiati)anche da parte chi doveva garantire e difendere il primo partito d’Italia , il partito che lo ha accolto ed eletto contribuendo alla vittoria di un collegio storicamente del centrosinistra. Comprendo gli accordi e le dinamiche sul territorio , ma c’è chi non ha interesse a radicare Fdi sul territorio ma lo utilizza come un taxi godendo di garanzie che arrivano direttamente da Roma. Non ha interesse nemmeno a rafforzare il centrodestra alle provinciali e aggiungo alle comunali di Avellino, perché? Perché secondo me è meglio non muovere nulla per far restare chi ci fa più comodo , se non si riesce a portare il centrodestra verso il civismo Festiano è meglio far morire con l’eutanasia la coalizione,scomparendo completamente dai radar quando bisogna presentare le liste . Siamo allo sbando, senza una linea politica , senza risposte sul territorio e soprattutto senza un congresso. Si manda alla scoperto una ragazza che con tanta passione (e pazienza) esegue le direttive del partito e dei vertici regionali .La si espone, senza corazza, agli artigli degli alleati che non avendo grosse cartucce da sparare trovano rifugio e sponda in due consiglieri uscenti che in realtà giocano una partita personale perché molto più radicati dei “loro ” partiti di riferimento (non di appartenenza). Io e almeno altri 3 consiglieri comunali avevamo dato disponibilità alla candidatura ma man mano vedevamo che le condizioni non c’erano. Chi doveva riunirci non c’era , chi doveva prendere in mano le liste degli amministratori e chiamare per il voto era irreperibile. Invece chi a Napoli dice di essere di centrodestra “perché De Luca non ha a cuore l’irpinia ” ad Avellino è civico , ci può stare , basta essere chiari perché non si può essere conservatori a convenienza. Io e i miei amici eravamo soli, soli proprio come due anni fa , come se la storica vittoria di Giorgia Meloni non fosse proprio arrivata . Allora rifletti, perché tanto attivismo con convegni ,presentazioni di libri , presenza sul territorio, tessere e tanto altro impegno? Se non minimamente riconosciuto? Perché quella fiamma la tengo nel cuore la risposta che mi do spesso . Ma oggi a quasi 38 anni e 20 anni di militanza non basta , rispetto a quando avevo 18 anni sono cambiate tante cose, sono stato candidato a sindaco, sono consigliere e capogruppo consiliare,sono consigliere dell’Unione dei comuni e devo dare risposte ai cittadini che in me hanno posto la loro fiducia. Dalla politica dei partiti mi prenderò una lunga pausa di riflessione pensando molto probabilmente alle dimissioni da tutte le cariche che ho .
Ah dimenticavo per le provinciali voterò un mio caro amico candidato in proposta civica per l’irpinia: Simone Rozza . E nessuno sottolineo nessuno deve azzardarsi a dire mezza parola sul mio voto.
Pasquale Muccio – Consigliere Comunale Sperone