S’è rinnovata l’intensità di partecipazione popolare alle ritualità liturgiche, che hanno come fulcro la Festa votiva dedicata a Sant’Elia profeta, Patrono della comunità cittadina; intensità che domenica 25 febbraio- essendo slittata la data canonica del 20 del mese per la pioggia battente- ha toccato il momento-clou con la processione delle statue di Sant’Elia e di Sant’Eliseo profeta attraverso le strade e vichi del centro urbano, per seguire gli itinerari della tradizione che fanno approdare la statua del Patrono nella Chiesa parrocchiale dell’Annunziata, il cui prospetto si affaccia sulla Strada statale della 7-bis, mentre la statua di Sant’Eliseo viene condotta nell’antica e ben custodita Chiesa di Sant’Elia che vigila sull’omonimo piazzale destinato al culto arboreo del Maio.
Culto “celebrato”, come sempre, con l’atto finale della vendita all’asta del Maio, un castagno d’alto fusto prelevato dal bosco Arciano; procedura, curata nei dettagli dal dottor Pasquale Muccio e conclusa con l’aggiudicazione al migliore offerente, procurando un significativo ritorno economico devoluto, secondo consuetudine, all’Associazione Maio di Sant’Elia profeta per le iniziative e manifestazioni che indice e organizza, per onorare di anno in anno il culto del Maio. E con l’aggiudicazione dell’asta, il Maio viene abbattuto e tagliato in varie forme quale legna d’ardere, con consegna diretta curata dai volontari dell’ Associazione in casa dell’aggiudicatario.
Un’operazione preceduta dall’intervento di Muccio ,che ha ricordato la figura di Raffaele Casale, ben stimato chef di professione, prematuramente scomparso in un incidente stradale lo scorso anno in Puglia.Raffaele era tra i più attivi componenti dell’ Associazione Maio di Sant’Elia profeta.
Le briose musiche e canzoni della band del Maestro Andrea Lippiello con lo spettacolo dei fuochi pirotecnici allietavano e concludevano l’appuntamento corale di piazzale Sant’Elia. Un epilogo, per rinnovare il rendez-vous con la Festa del Maio edizione 2019, sulla scia di quella appena conclusa che ha dato interessanti riscontri di consenso e partecipazione, sia per il Convegno di studio sull’economia montana e sul valore del suo rilancio, sia per lo straordinario Teatro dei Mestieri antichi correlati con l’economia montana ed allestito in piazza Lauro; iniziative, a cui la civica amministrazione e l’Istituto comprensivo “Giovanni XXIII” hanno dato un importante supporto, senza dimenticare l’eccellente docu–film con video–interviste di Pio Stefanelli, che ha aperto ampi squarci di conoscenza sulle attività artigianali del territorio sia quelle dismesse, sia quelle in auge e da valorizzare con congrue politiche.
E’ la riprova del fattivo impegno, posto in campo dall’Associazione, presieduta da Carmine D’Anna, con il qualificato sostegno del vice-presidente Antonio Garardo e di tutti soci del sodalizio, per dare dignitose impronte culturali al folclore del Maio . Un impegno premiato. E, intanto, Rai–Tre nel palinsesto del programma d’attualità mattutino della redazione regionale della Campania ha inserito un servizio speciale sul culto arboreo del Maio di Sperone, a cura di Rino Genovese. Andrà in onda mercoledì, 7 marzo alle ore 7,30.