La situazione potrebbe sbloccarsi, se la proposta prospettata da Autostrade per l’Italia fosse avallata e recepita secondo le procedure e verifiche di legge dalla Procura di Avellino. Si tratterebbe di allestire il sistema di pesa in entrata e in uscita degli automezzi e degli auto-articolati per il trasporto di beni e merci fino alla tolleranza consentita dalle prescrizioni per 34 tonnellate, con particolare riferimento all’infrastruttura di Campo di Pietra. L’ipotesi è basata sulle risultanze dei carotaggi compiuti dalla società che gestire la rete autostradale, mentre l’amministrazione è impegnata nel concorrere alla soluzione del “caso” che condiziona e penalizza gli imprenditori dell’area-Pip e gli agricoltori. E per questi ultimi si aprirebbe l’accesso provvisorio sulle aree e sulle pertinenze di servitù delle infrastrutture sotto sequestro, dando loro la possibilità di raggiungere senza difficoltà i terreni al di là dei cavalcavia, mentre si apre la campagna di raccolta delle nocciole.
di Gianni Amodeo
Nei competenti uffici del palazzo municipale di piazza Lauro, la situazione è costantemente monitorata, anche se gli ambiti di competenza e d’intervento decisionale dell’amministrazione sono ristretti rispetto alla complessità e alla novità della vicenda del sequestro dei due cavalcavia –collegati da un sottopasso- dell’ A-16 che attraversano il territorio comunale nelle località Santa e Campo di Pietra; sequestro, come si sa, disposto dalla Procura della Repubblica di Avellino con provvedimento fatto eseguire il 5 giugno, con assoluto divieto di transito per automezzi e auto-articolati per il trasporto di beni e merci. Un provvedimento adottato per ragioni di tutela e salvaguardia dell’incolumità pubblica e della sicurezza.
E’ la condizione che perdura da due mesi, con pesanti penalizzazioni per le aziende dell’area del Piano degli insediamenti produttivi e per gli agricoltori. Uno stallo che finora non è stato rimosso, nonostante gli incontri inter-istituzionali, la mobilitazione delle parti sociali, le interrogazioni dei parlamentari Manfredi, Tartaglione e D’Agostino, l’attivismo dell’amministrazione che ha aperto anche procedimenti giudiziari, in sede di Tribunale del riesame, per circoscrivere almeno in parte le criticità indotte dal sequestro, con le immaginabili ricadute negative sull’economia locale e sui cicli produttivi delle aziende restate isolate.
La svolta potrebbe ora essere determinata dall’ipotesi prospettata da Autostrade per l’Italia, la società responsabile della gestione dell’A-16 e dell’intera rete autostradale. L’ipotesi prefigura un rigoroso sistema di controllo automatizzato con la pesa in entrata e in uscita di automezzi e auto-articolati per il carico massimo di 34 tonnellate, corrispettivo della soglia di tolleranza e sicurezza di tenuta delle infrastrutture, segnatamente del cavalcavia di Campo di Pietra contrassegnata nella mappa di rete dal n.ro 22; soglia ch’è stata determinata dalle perizie fatte condurre dalla società stessa. Il sistema di controllo con l’apparato di video-camere, avrà il suo braccio operativo in una barra automatica che si solleverà per darà il “via libera” o resterà bloccata per lo stop al transito, a seconda della portata del carico nel rispetto o meno delle prescrizioni fissate. Spetta alla magistratura vagliare la validità o meno dell’ipotesi di risoluzione indicata. E propedeutico all’accoglimento è l’ordinanza di dissequestro.
Intanto, già da ieri sono all’opera, i tecnici dell’amministrazione comunale e di Autostrade per l’Italia con l’obiettivo di configurare in tempi brevi la mappatura delle aree di servizio pertinenziali e stradine connesse con i cavalcavia, per darne l’accesso provvisorio agli agricoltori, permettendo loro di raggiungere i terreni dove domina la monocoltura dei noccioleti e che sono al di là dei cavalcavia nella vasta e rigogliosa Selva Paradina. Un’operazione voluta e promossa dalla civica amministrazione.
“Per la cittadinanza e per noi amministratori- dice il sindaco Marco Santo Alaia– scopo primario è la soluzione delle criticità e il ripristino della viabilità dei cavalcavia- e tutte le iniziative praticabili, sono state poste in essere. E proseguiremo lungo il cammino che stiamo compiendo, per definire una risoluzione responsabile e adeguata. La proposta del sistema automatico di controllo dei carichi consentiti, ferma restando l’osservanza primaria della sicurezza, mi sembra condivisibile. Ma le decisioni- conclude Alaia– spettano alla magistratura”.