Si è tenuta questa mattina a Sperone, in occasione del 25 aprile, Festa della liberazione, una manifestazione organizzata dalla Proloco “Sperone” in ricordo di un tragico evento che segno il paese mandamentale il 5 settembre del 1945.
“Le due campane della Torre dell’orologio avevano appena rilasciato gli ultimi 7 + 2 rintocchi per annunciare, come sempre, l’ora di un tempo difficile, ma miracolosamente immune, per Sperone, da lutti e distruzioni, come era convinzione, fino a quel momento, degli stessi Speronesi, scampati ai bombardamenti anglo-americani da una parte e le rappresaglie dei tedeschi in ritirata dall’altra,grazie al loro santo protettore Sant’Elia”. Così scrive Armando Sodano in un libretto stampato in occasione del 25 aprile 2019, “Festa della Liberazione” e in ricordo delle piccole vittime della “Strage del 5 settembre 1945”, per lo scoppio di un residuo bellico ritrovato nel lagno di Sperone.
“Erano le 7,30 di sera, di quel mercoledì 5 settembre 1945, quando sfumate le ultime vibrazioni dei rintocchi, furono le stesse campane ad essere scosse di nuovo, ma questa volta da un inaspettato, fortissimo e potentissimo boato. Il destino aveva riservato proprio agli speronesi la più terribile delle sue nefandezze: trasformare il gioco innocente dei bambini nella più atroce e crudeli delle morti”.
Lo scoppio di una bomba inesplosa causava la morte di sei bimbi che giocavano al tiro a segno contro quell’oggetto di morte di cui le giovani vite non avevano conoscenza. A loro, al sacrificio di questi figli di una terra che fino ad allora non aveva conosciuto una simile tragedia è stata dedicata questa mattina la Festa della Liberazione.