Dura da scalare ma la montagna Spezia non è lo Zoncolan. Bisogna andare a velocità progressiva, tenere il passo per poi piazzare lo scatto decisivo. Testa, gambe e cuore per arrivare in cima con un tempo migliore. Caricare serve relativamente in una partita così importante, bisogna evitare di farsi prendere dalla foga di staccare subito l’avversario ma lavorarlo ai fianchi e tener botta ai suoi acuti che possono far davvero male. Sarà una lotta senza esclusione di colpi, chi sarà più lucido e abile costringerà l’altro a dare il segnale di resa. L’Avellino ha già scalato la montagna Spezia nella regular season e ne è uscito vincitore, stasera le asperità, la posta in palio e la pericolosità dell’avversario spinto dal suo ambiente caldo faranno aumentare le pendenze e tutto si trasformerà in un’arena infuocata ma il lupo è pronto a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Ne siamo convinti!
Spezia (4-2-3-1) Chichizola; De Col, Bianchetti, Piccolo, Migliore; Juande, Brezovec; Kvrzic, Catellani, Situm; Giannetti. A disp: Nocchi, Valentini, De Las Cuevas,Stevanovic, Gagliardini, Bakic, Cisotti, Milos, Nene’. All.Bjielica
Avellino (4-3-1-2) Frattali; Almici, Ely, Pisacane, Visconti; D’Angelo, Arini, Kone; Sbaffo; Castaldo, Comi. A disp: Gomis, Schiavon, Bittante, Trotta, Mokulu, Fabbro, Regoli, Vergara, Zito. All. Rastelli.
Lucio Ianniciello