Il 2021 sta giungendo al termine, e ci sono ancora molti interrogativi per quanto riguarda le misure anti-Covid che verranno adottate per rallentare l‘avanzata della quarta ondata. Nonostante la situazione europea sia tutt’altro che sotto controllo a causa della variante Omicron, soprattutto in paesi come Germania e Austria, le condizioni dell’Italia sembrano essere accettabili, nonostante l’indice dei contagi stia aumentando lentamente giorno dopo giorno.
In cosa consiste lo stato di emergenza?
Secondo la legge 225/1992, in Italia lo stato di emergenza viene proclamato nel momento in cui si verificano o sono imminenti calamità naturali o eventi connessi all’attività dell’uomo. Quando viene decretato lo stato di emergenza il Governo e la Protezione Civile assumono un ruolo centrale, concentrando nelle loro mani diversi poteri tramite un meccanismo di deroga, con l’obiettivo di garantire un intervento rapido in una situazione che non potrebbe dipendere dalla lenta procedura di approvazione delle leggi. Secondo la normativa vigente, lo stato di emergenza di livello nazionale non può superare la durata di 12 mesi, ed è possibile effettuare una proroga per altri 12 mesi al massimo. Come ben sappiamo, la proroga è già avvenuta, di conseguenza lo stato di emergenza non potrà sussistere oltre il 31 gennaio 2022.
Cosa succederà nel 2022?
Rispetto agli anni scorsi, in Italia i contagi sono nettamente più contenuti, perciò sono molti coloro che, leggendo le notizie sui propri smartphone, si auspicano delle misure più leggere con l’arrivo dell’anno nuovo. Lo stato di emergenza è già stato prorogato in passato, tuttavia l’indice dei contagi era nettamente totalmente fuori controllo se paragonato con quello di oggi.
Lo stato di emergenza è destinato a estinguersi il 31 gennaio 2022, tuttavia esiste un modo per prorogare ulteriormente questo regime straordinario, ed è possibile farlo indicando una nuova emergenza diversa da quella del Coronavirus, come potrebbero essere le nuove varianti Covid.
Ad oggi l’orientamento prevalente sarebbe quello di evitare la proroga: lo stesso premier Draghi l’aveva definita una «strada di buonsenso», precisando però che si farà quel che serve. Sono molte le incertezze legate alla pandemia, e il Governo si trova ora di fronte a un bivio che potrebbe avvicinare l’Italia ad una situazione di normalità che ad oggi sembra solo un lontano ricordo.