di Antonio Vecchione
Sabato 23 aprile, nella Sala Siani di Avella, l’associazione “Avella Democratica” ha presentato il libro “Paisà, sciuscià e segnorine” di Avagliano – Palmieri. Un evento di grande spessore culturale, bene organizzato, con ottimo programma e curato in ogni particolare, pubblicizzato sui media, con inviti aperti a tutti, in particolare ai rappresentanti delle istituzioni e di tutti i partiti. Chi ha presenziato la manifestazione ha avuto la possibilità di conoscere una preziosa opera storica e una inedita visione meridionalista degli eventi che hanno caratterizzato gli anni decisivi della seconda guerra mondiale, dallo sbarco alleato in Sicilia del 1943 al 25 aprile del 1945 Una significativa “lezione” di storia, dunque, che ha calamitato l’attenzione dei numerosi spettatori, attratti dall’avvincente sequenza di episodi bellici e dal puntuale e documentato racconto del protagonismo di vari territori del sud. Il convegno si è sviluppato in due tempi. Silvana Acierno, nella sua qualità di coordinatrice, ha aperto la manifestazione con il suo stile, caratterizzato da competenza, garbo e rispetto. Ha esordito mettendo in risalto che la lettura del libro provoca un turbamento per la crudezza del racconto e per il susseguirsi delle dolorose tragedie di guerra, ma si lascia apprezzare per la ricchezza di notizie e particolari, frutto di una lunga e faticosa ricerca. Poi ne ha evidenziato alcuni aspetti significativi, tra cui quelli relativi alle violenze e stupri subiti dalle donne. Ad ogni sua riflessione, è seguita la lettura del brano corrispondente da parte di Lina Trionfo. Un approccio chiaro e convincente al libro, che è stato recepito in un clima raccolto e attento a ogni sfumatura. E’ seguito il lungo e documentato intervento dell’autore, dott. Avagliano, il quale, con l’ausilio di slide con foto e testi, ne ha messo in evidenza l’importanza storica per le regioni del sud e la nostra partecipazione alla liberazione dal Nazifascismo. “I fatti e gli eventi ci offrono”, ha affermato, “esempi di coraggio e orgoglio del popolo meridionale e del suo protagonismo nella Resistenza. Un riconoscimento che spesso è stato ignorato. Il libro riporta con ricchezza di documentazione l’impegno, il coraggio e l’eroismo in molte azioni di guerra nei vari territori del sud. Ha concluso in modo brillante, citando una battuta teatrale di Totò per evidenziare il difficile passaggio nelle attività teatrali, dalla rigida censura fascista alla agognata libertà di espressione. Poi è intervenuto l’avv. Del Basso De Caro, non nella sua qualità di onorevole Pd, ma come cittadino, meridionale, interessato alla nostra storia. Il suo intervento, testimonianza dell’uomo di cultura, ha illuminato con sprazzi di luce diversa le vicende raccontate. Un’ora e più di convegno che è volato via senza stancare, accolto con interesse e attenzione dal pubblico, coinvolto in vicende che hanno lasciato una forte impronta nella nostra storia. In questo clima vivo e sensibilizzato a possibili approfondimenti sui grandi temi suscitati dalla pubblicazione, è emerso chiaro il gradimento dei cittadini presenti. Il successo del libro ne costituisce testimonianza: nonostante un costo superiore a € 20,00, ben 16 copie sono state acquistate. Ed è stato subito circoscritto un intervento che si è configurato come un maldestro tentativo di sabotare la manifestazione peraltro con parole intrise di volgarità. In conclusione, nella Sala Siani, grazie all’associazione “Avella democratica”, è stata scritta una bella pagina di cultura, un prezioso contributo al riconoscimento del valore della Festa della Liberazione, intesa come mobilitazione popolare dell’Italia intera, un aiuto alla crescita della comunità del nostro territorio.