“Raffaele Cantone conferma quanto da mesi il Movimento 5 Stelle sta sostenendo a proposito della strage di Acqualonga: i guardrail non erano a norma”. Lo dichiarano Michele Dell’Orco e Carlo Sibilia, deputati M5S, a proposito della delibera che l’Anac avrebbe inviato alla Procura di Avellino che indaga sull’incidente avvenuto il 28 luglio 2013 sull’autostrada A16 in cui persero la vita 39 persone che viaggiavano su un autobus granturismo precipitato da un cavalcavia dopo la ceduta delle barriere di contenimento. “Su questa questione – spiegano i parlamentari – già da novembre 2013 avevamo posto precise domande al ministro Lupi e presentato una dettagliata interrogazione che attende ancora risposta. Abbiamo anche depositato una richiesta di accesso agli atti all’architetto Coletta, Capo della Direzione generale per la Vigilanza sulle Concessionarie Autostradali del Ministero ma anche da lui non abbiamo ricevuto alcun riscontro”. “La sensazione – aggiungono i portavoce 5 Stelle – è quella di un vero e proprio muro di gomma e forse ne possiamo intuire anche i motivi: l’architetto Coletta, che concretamente doveva relazionare al Ministro Lupi sull’accaduto, era infatti coinvolto in questa vicenda in quanto fino al 2012 come dirigente Anas avrebbe dovuto effettuare controlli proprio su quei lavori e su quei guardrail che non sembrerebbero essere stati adeguati alla norma. Ad agosto scorso c’è stata la riorganizzazione del Ministero e molti dirigenti sono cambiati. Tra l’altro sul sito del Dicastero non compare più il suo nome e sarebbe interessante sapere se la rimozione ha a che fare con questa vicenda”. “Non ci accontentiamo di sapere che l’autobus aveva un problema al sistema frenante – incalzano Dell’Orco e Sibilia – vogliamo chiarezza anche sullo stato dell’infrastruttura stradale che forse, in qualche modo, avrebbe potuto evitare la tragedia. Approfondire questi elementi, però, potrebbe forse aprire uno squarcio sulla mancanza di controlli e manutenzione sulle nostre strade che forse qualcuno vuole evitare. I vertici di Autostrade per l’Italia sono indagati dalla Procura di Avellino ma ci chiediamo se ci siano responsabilità anche da parte di chi doveva controllare l’operato del concessionario”. “Infine – concludono i deputati – ciò che ci lascia più perplessi è che, anziché rivedere la normativa che prevede l’obbligo di sostituzione dei guardrail solo in caso di lavori importanti sull’asse stradale, Lupi si sta adoperando per rivedere la norma tecnica sui guardrail abbassando addirittura gli standard di sicurezza ed eliminando in futuro ogni responsabilità per i concessionari e gli enti preposti al controllo in casi di incidenti simili”.