E’ arrivata la concessione dei domiciliari per Vittorio Saulino, mentre restano in carcere Antonietta Ceriola e Gennaro Lametta. Questa la decisione del Gip del Tribunale di Avellino Antonio Sicuranza dopo l’interrogatorio di garanzia a cui sono stati sottoposti sabato mattina i tre indagati finiti in carcere per la falsa revisione del bus Volvo B12 della Alam Viaggi, la società intestata a Gennaro Lametta.
Il magistrato ha accolto la richiesta dei legali del tecnico per le revisioni alla Motorizzazione Civile di Napoli. Rigettata l’analoga richiesta avanzata dai legali di Antonietta Ceriola, l’addetta originaria di Giffoni che è accusata di aver materialmente immesso i dati falsi della revisione nella banca dati del Ministero dei Trasporti. La posizione di Saulino si differenzia così notevolmente rispetto ai due coindagati, anche alla luce di una serie di circostanze rappresentate nel corso dell’interrogatorio di garanzia di sabato, quando il funzionario ha risposto a tutte le domande del Gip ed in particolare ha chiarito che da qualche mese non ha più la password per immettere dati, escludendo categoricamente di essere coinvolto nella falsificazione della revisione.
Il 60enne ha provato, con documenti alla mano, la sua non presenza alla Motorizzazione all’epoca della prima presunta azione di falsa revisione a favore della Alam di Lametta. Il prossimo 15 luglio ci sarà anche l’udienza davanti ai magistrati del Tribunale del Riesame di Napoli per decidere sull’eventuale annullamento della misura cautelare nei suoi confronti.