I sostituti procuratori di Avellino Adriano Del Bene e Cecilia Annecchini stanno cercando di ricostruire, attraverso il racconto di tre testimoni, cosa è davvero accaduto a Monteforte Irpino la notte del 28 luglio scorso quando un bus è precipitato dal viadotto di Acqualonga togliendo la vita a 40 persone. Si sta lavorando per cercare di carpire ogni minimo dettaglio: velocità del mezzo, angolo d’impatto e soprattutto un segnale, un rumore o un qualunque evento che abbia preceduto il volo di 25 metri dal viadotto. In queste ore i magistrati si trovano a Pozzuoli per interrogare Clorinda Iaccarino, la 44enne che perse il marito Antonio Del Giudice e le due figlie Silvana e Simona, di 22 e 16 anni. Altre due persone saranno ascoltate in giornata. Finora nessuno dei testimoni ha saputo fornire indicazioni precise sull’angolazione del bus al momento della caduta. Un particolare di non poco conto per stabilire la tenuta e l’idoneita’ dei new jersey posti sul viadotto autostradale. Per completare i rilievi, i consulenti, assieme ai periti di parte, torneranno martedì prossimo sul viadotto Acqualonga. Al termine della perizia sulle barriere, la procura di Avellino potrebbe disporre il dissequestro del tratto autostradale chiuso ormai da 3 mesi e consentire così i lavori di ripristino e di messa in sicurezza.