Giovanni Castellucci è stato assolto nel processo per la vicenda dell’autobus precipitato dal viadotto Acqualonga, il 28 luglio 2013. Nei confronti di Castellucci la richiesta del pm Rosario Cantelmo era di 10 anni di reclusione. Condannato invece il proprietario del bus, Gennaro Lametta: il giudice ha accolto le richieste del pm, che aveva chiesto 12 anni di reclusione.
La decisione del magistrato ha suscitato le ire dei familiari delle vittime che quando hanno appreso la notizia dell’assoluzione di Castellucci hanno urlato: “Assassino”, “venduti”, hanno urlato durante la lettura della sentenza. Non sono bastate le condanne di alcuni dirigenti di Aspi a placare la loro rabbia. Alcuni degli imputati presenti e gli avvocati sono barricati nell’aula e attendono di poter uscire, mentre una folla blocca l’uscita urlando. “Castellucci è un assassino, state mettendo fuori un assassino”, hanno gridato i parenti delle vittime ripetendo più volte il numero “83”: la somma delle vittime della strage di Monteforte Irpino e di quella del crollo del Ponte Morandi a Genova.