Un nuovo studio condotto tra Spagna e Paesi Bassi, dimostrebbe che il cervello delle donne in gravidanza subirebbe una contrazione chen aiutarebbe le donne a prepararsi per la maternità. La ricerca, appena pubblicata pubblicata sull’autorevole rivista Nature Neuroscience avrebbe appurato che le donne incinte perderebbero materia grigia nelle aree del cervello che si occupano dei sentimenti delle persone e dei segnali non verbali. Tuttavia, la perdita, piuttosto che diminuire le attività di questa zona di elaborazione del cervello, sembra renderlo più efficiente, consentendo una migliore interpretazione dei bisogni e delle emozioni dei loro bambini, e quindi aumentando il loro attaccamento materno. A causa del limitato lasso di tempo dello studio non è noto se gli effetti siano permanenti o temporanei. Durante l’indagine, un gruppo di padri e madri per la prima volta è stata sottoposta a risonanza magnetica prima della gravidanza e dopo il parto. Gli autori dello studio hanno affermato che mentre i cervelli dei padri sono rimasti invariati, le scansioni delle madri hanno dimostrato una perdita di materia grigia. “La perdita di volume non si traduce necessariamente nella perdita di funzione,” ha sostenuto davanti ai microfoni della CNN la dottoressa Elseline Hoekzema, co-autore dello studio e ricercatore senior del cervello presso l’Università di Leiden nei Paesi Bassi. “A volte meno vuol dire più.” Ed ha continuato affermando che la perdita di materia grigia potrebbe “rappresentare una messa a punto delle sinapsi in reti neurali più efficienti.” Un altro neuroscienziato, Robert Froemke del Langone Medical Center della New York University, ha paragonato il processo con le “pulizie di primavera”. Un altro processo fisiologico che ci svela un nuovo “mistero” della maternità quale fase tra le più complesse e affascinanti dell’evoluzione e della vita dell’Uomo.