“Quanto successo ieri a San Giorgio a Cremano, così come l’aggressione a un capotreno e a un passeggero a Verona sono episodi non solo gravissimi, ma sono anche gli ennesimi di una lunga serie di violenze, che dimostrano l’insufficiente sicurezza per passeggeri e addetti del trasporto ferroviario e di quello pubblico locale. Il Governo ci riceva subito per trovare soluzioni al problema”, così dichiara la Fit-Cisl in merito allo stupro avvenuto ieri in una stazione della Circumvesuviana e all’aggressione a un capotreno e a un passeggero, che si è consumata il 28 febbraio sul treno Mantova-Verona, da parte di due persone senza biglietto.
“I ferrovieri e gli autoferrotranvieri – prosegue la Federazione dei Trasporti della Cisl – hanno diritto di lavorare in sicurezza, così come i passeggeri di viaggiare senza essere aggrediti.
Già dal 15 giugno 2018 abbiamo scritto al Ministro dell’Interno Salvini e a quello dei Trasporti Toninelli per chiedere un incontro per affrontare e risolvere il problema, ma non abbiamo avuto risposta. Dalla data di invio di quella lettera ad oggi si sono verificate tante, troppe aggressioni su tutto il territorio nazionale e pertanto il Governo non può continuare a rinviare questo tema”.