“Non entro nel merito della decisione del Tribunale del Riesame ma trovo inconcepibile che due dei tre accusati dello stupro nella stazione della Circumvesuviana a San Giorgio a Cremano siano già fuori. Evidentemente le maglie della legislazione vigente sono troppo larghe se è così facile uscire di galera a fronte di un’accusa così grave. Occorre una ridefinizione normativa che garantisca il diritto alla difesa per gli accusati ma, allo stesso tempo, eviti le scarcerazioni troppo rapide. Chi si rende responsabile di uno stupro deve restare in carcere e scontare fino all’ultimo giorno della propria pena”. Lo affermano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, il segretario del Sole che Ride di San Giorgio a Cremano Salvatore Petrilli e il portavoce regionale Vincenzo Peretti. “Tra l’altro – prosegue Borrelli – occorre prestare la massima attenzione al rischio isolamento per la vittima. Spesso e volentieri una parte dell’opinione pubblica tende a ribaltare la realtà, quasi ad identificare la donna stuprata come colpevole e gli autori della violenza come vittime. In questa ottica il ritorno a casa degli accusati non aiuta di certo”.