Visibilio all’Auditorium comunale Sturno quando è giunta la delegazione dell’As Avellino composta dal mister Massimo Rastelli,dal direttore sportivo Enzo de Vito oltre al portiere Alfred Gomis e al difensore Marco Chiosa. I ragazzi delle scuole medie di Flumeri, Villanova del Battista, Zungoli e appunto Sturno osannavano i lupi. Il tema era tutto incentrato alla presentazione di questo Istituto ad indirizzo sportivo, cosa più unica che rara in un’Italia non esattamente votata alla diffusione delle pratica sportiva e dei sani valori dello sport.
L’evento è stato inaugurato dal dirigente scolastico Franco Di Cecilia che ha battuto sull’importanza della pratica sportiva contro le devianze sociali. Nel presentare il Liceo Scientifico ad indirizzo sportivo si è soffermato sul fatto che non si studiano il latino, la storia dell’arte e vi è un’ora in meno di filosofia. Questo Istituto, però, prevede legislazione dello sport e prossimamente si cercherà di tenere delle lezioni partecipando alle sedute tecnico tattiche dell’Avellino calcio. Subito dopo ha preso la parola il Sindaco di Sturno Aurelio Cangero che ha ringraziato tutti gli alunni, ergendoli a protagonisti assoluti di questo progetto, nonché la delegazione dell’As Avellino precisando che se Sturno è diventata la cittadella dello sport, lo deve al team irpino grazie alle richieste di potenziamento della struttura da parte di quest’ultimo. E l’ultima amichevole tra i lupi e il Napoli Primavera del mese di agosto con circa 5.000 presenze sta a testimoniare la valenza di questo connubio. Poi è stata la volta di Sabatino Centrella, Preside dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Enrico Fermi” di Vallata e organizzatore dell’evento. Ha esordito dicendo che gli alunni sono linfa vitale per questo Istituto, come i tifosi per la propria squadra di calcio. Si è soffermato sulle 6 ore di Educazione Fisica che si tengono al Liceo di Sturno, di cui 3 di varie e specifiche discipline sportive. Successivamente il Preside, da gran tifoso dell’Avellino, non ha potuto non parlare della situazione dei lupi facendo riferimento al fatto che la sua passione per i biancoverdi risale al 1972, anno in cui gli irpini si giocavano la serie B con il Lecce, alla civiltà della tifoseria di casa, all’apprezzamento delle dichiarazioni di capitan D’Angelo nel post Avellino-Cittadella e anche alle battute d’ arresto casalinghe invitando, però, tutti, a non rompere il giocattolo. La palla passa poi alla dirigenza biancoverde. Il direttore sportivo Enzo De Vito ha subito affermato che Sturno è come una seconda casa. Ha definito il paese altirpino una piccola Svizzera grazie all’efficienza e alla varietà delle sue strutture sportive. Ha assicurato, inoltre, una sinergia con il Liceo aprendo a lezioni gratuite in veste di specializzato in diritto sportivo alla Luiss di Roma. Piena disponibilità da parte di De Vito che ha rincarato la dose promettendo agli alunni una visita a Coverciano. Ha poi continuato dicendo che fare calcio attualmente non è facile ed Avellino economicamente non ha la forza di un tempo. Il diktat del dirigente di Capriglia è quello di sbagliare il meno possibile e ha chiuso con una dedica ai ragazzi in quanto orgoglio del progetto sportivo, inteso come volano. L’intervento di mister Rastelli si apre subito dando merito al progetto, cosa più unica che rara in Italia dove si pratica sempre meno sport. Ha chiarito che si tende all’obesità per la poca cultura fisica in Italia. Perciò, in un contesto del genere, il Liceo Scientifico ad indirizzo sportivo è un bel mattoncino. Il mister ha insistito sul fatto che in Italia conta solo vincere e ciò dipende esclusivamente da una questione mentale. Importantissima, a tal proposito, l’etica sportiva in un Paese che, secondo il tecnico irpino, fa fatica a crescere da questo punto di vista. In chiusura ci sono stati i saluti di Gomis e Chiosa, messi sotto torchio dai ragazzi esuberanti con domande ben poste. A qualcuna di queste è intervenuto anche il direttore sportivo Enzo De Vito. Non si può non citare una frase si Alfred Gomis:”Il calcio è un sogno, la scuola è una certezza”. A quel punto dirigenti ma soprattutto giocatori sono stati assaltati dai ragazzi per autografi e selfie. Una chiusura in bellezza.
Abbiamo avuto anche il tempo di scambiare quattro chiacchiere con mister Rastelli. Cosa ne pensa dell’iniziativa di istituire il Liceo Scientifico con indirizzo sportivo a Sturno? E’ una cosa straordinaria riuscire a coniugare un’attività che sia non prettamente sportiva ma a 360 gradi. Dal management a tante altre cose per fare in modo che i ragazzi possano crescere con un’etica sportiva. In Italia siamo più indietro rispetto agli altri Paesi, qui vige la cultura del vincente, chi perde è un incompetente. Qualche giorno fa c’è stato l’incontro con Antonio Conte da parte degli allenatori di Serie B. In questo senso c’è una continuità con la giornata odierna relativamente alla diffusione della cultura del lavoro e dello sport. Che ci può dire a riguardo? Lei ha detto prima che è una questione prettamente mentale Ai ragazzi di 12-13 anni deve essere inculcata l’etica sportiva. l’importante è dare il massimo, poi le sfaccettature determinano i risultati. Così si fa crescere una generazione che può trarre beneficio da quest’aspetto. Mister, l’ha chiesta questa pedina a centrocampo? Nel summit di mercato che c’è stato la montagna ha partorito il topolino? Non è facile, a centrocampo siamo in tanti. Bisogna individuare la caratteristica prioritaria di questo giocatore perché comprare tanto per comprare non è producente. Vedremo cosa succederà in questi ultimi giorni di mercato. A La Spezia si va con la convinzione di far bene e di rialzarsi dopo la brutta sconfitta interna contro il Cittadella? Come abbiamo sempre fatto. I ragazzi si riscatteranno, si rialzeranno. Cittadella è stato un incidente di percorso che fa parte del processo di crescita di questa squadra. Una squadra giovane, con diversi giocatori che vengono dalla Lega Pro, quindi dobbiamo mettere in preventivo i passi falsi. C’è maggior dispiacere, lo so, quando le battute d’arresto avvengono contro squadre che sono alla nostra portata.
Da sinistra il dirigente scolastico Franco Di Cecilia, il ds dei lupi Enzo De Vito, il mister Massimo Rastelli, il Sindaco di Sturno Aurelio Cangero, il portiere Alfred Gomis, il difensore Marco Chiosa, il Preside dell’Enrico Fermi di Vallata nonche’ organizzatore dell’evento Sabatino Centrella