Riceviamo e pubblichiamo. Il Ponte della Ferriera, ad Avellino, più volte è stato teatro di suicidi o di tentati suicidi, tant’è che è stato definito il “ponte della morte”. Ora, un nuovo tragico episodio, ha fatto precipitare nel lutto e nel dolore, la famiglia e quanti hanno voluto bene ad un giovane che, buttandosi da quel ponte, ha scelto di dare l’addio alla vita. La morte di chiunque, ancora di più se si tratta di un giovane, desta dolore e sgomento e con tutto il rispetto dovuto a questo giovane, c’è da chiedersi: questa tragedia, poteva essere evitata? Più volte, puntualmente, come rappresentante del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), sono intervenuto, sollecitando, a partire da una lettera al Sindaco di Avellino, nel 2005, la collocazione di una inferriata, sul ponte stesso, per impedire i troppi casi di suicidi o di tentati suicidi. Il Sindaco dell’epoca, non ha ritenuto neppure di rispondere, come pure nessuna risposta, da parte di chicchessia, vi è stata, ai successivi interventi, tutti tesi a sollecitare interventi strutturali, sul famigerato ponte, idonei ad impedire gesti inconsulti. Negli anni vi sono stati diversi casi di suicidi e tentati suicidi e c’è da chiedersi come mai nessuna iniziativa è stata presa per impedire che delle persone si gettassero dal ponte? Avellino è diventata la città dei cantieri: si potevano trovare anche le poche risorse necessarie per installare le strutture “antisuicidi” da me suggerite ?