Ieri, nella chiesa di Sant’Anna, coi funerali, si è consumato l’ultimo atto di una vicenda che mercoledì è esplosa in città – all’ospedale San Bassiano, sul braccio sinistro di suor Giuseppina, spentasi a 97 anni, era apparsa la scritta “Maria” – e che nelle ultime ore sta facendo il giro del mondo. Al momento della stesura del certificato di morte erano accanto al feretro, oltre agli operatori sanitari, anche alcuni familiari che hanno potuto testimoniare come, subito dopo il decesso, fosse apparsa la parola “Maria”.
La scienza usa il termine “discromia” (un’area di colore differente sulla cute); i fedeli parlano già di “miracolo”. Il dott. Lorenzo Meloni, medico legale dell’Asl 3, martedì ha eseguito la constatazione di morte sul corpo di suor Giuseppina, e mercoledì ha effettuato un’ispezione esterna e ieri, dopo una consulenza con un dermatologo, ha condotto un’ulteriore accertamento. Il professionista ha consegnato un rapporto ai Carabinieri. Cosa ha riscontrato sul braccio della religiosa? «Una discromia della pelle che va a formare la scritta, in chiaro, “Maria”, assai nitida, in corsivo, con la prima lettera forse maiuscola». Le è sembrata un’operazione artificiale? «Assolutamente no. Non è frutto di incisione, scarnificazione, tatuaggio». Aveva mai visto nulla del genere? «No»