Gli studi della Cisl e anche quelli della Uil parlano di batoste in arrivo per le famiglie italiane. Secondo i dati elaborati dalle sigle sindacali il conto della Tasi sarà più salato dell’Imu 2012. L’appesantimento riguarderebbe in particolare gli immobili con rendita catastale di 500 euro, tassati maggiormente con l’entrata in vigore del nuovo tributo locale. Nola, invece, è in controtendenza non solo rispetto alle grandi città prese in considerazione dallo studio ma anche in rapporto a molti altri comuni d’Italia.
Spiega, infatti, l’assessore al bilancio ed alla programmazione economica, Antonio Russo: “Le aliquote Tasi sono state concepite ai fini di una perequazione fiscale: se paragoniamo la tassa sui servizi indivisibili con l’Imu prima casa vigente nel 2012 per un’abitazione con rendita fino a 1000 euro, riscontreremo un risparmio di imposta. Esempio: con una rendita catastale pari a 500 euro, un contribuente senza figli per l’Imu 2012 avrebbe pagato 52 euro, con la Tasi verserà solo 10 euro”.
“Precisiamo – prosegue l’assessore – che il calcolo del risparmio è stato effettuato con un’aliquota Imu che a Nola era già al di sotto di quella statale”.
“Mentre altrove – conclude Antonio Russo – si raccolgono firme e si protesta, la nostra città si candida a diventare un modello possibile di equità fiscale. Qui non solo i cittadini risparmiano ma trovano un efficiente sistema di assistenza tributaria. Dalla fine di settembre è, infatti, attivo il nostro sportello help tributi attraverso il quale i contribuenti ricevono chiarimenti ed aiuti nel calcolo della Iuc”.