Lo “stai sereno”, già famoso, per altre vicende, comunque non belle, rischia di ripetersi a danno, ancora una volta di quei pensionati che hanno subito il blocco della perequazione automatica, introdotta dalla Legge Fornero (Governo Monti). La domanda che in tanti si pongono, riguarda le irrisorie somme che saranno date ai pensionati interessarti, il prossimo 1° agosto, somme che Renzi definisce “bonus Poletti”, altri semplicemente, una vergognosa ed offensiva “elemosina”, Anche il Sindacato Comparto Sicurezza e Difesa (SCSD), ha dichiarato la Segretaria Nazionale Anna Paternostro, sempre in prima linea in difesa dei pensionati e non solo, si chiede, se l’annunciata “elemosina” è al lordo o al netto. C’è un vero e proprio caos: perché non dire chiaramente se questi pochi euro, di cui si parla tanto, sono al netto o al lordo. C’è bisogno di chiarezza – ha continuato Paternostro – e non di giochi di prestigio. Qualcuno sembra più un imbonitore (pure bravo, per la verità) che un autorevole uomo politico. Perché poi, quando si tratta di pensionati, gli importi, sono sempre al, lordo: non si da l’esatta idea di cosa si parla, della effettiva entità delle somme. Si colpiscono sempre e comunque i pensionati – ha rimarcato Paternostro – e tanti, troppi giornali ed altri organi di informazione, sono allineati alla politica governativa, in materia di pensioni, parlano di pensionati con 5-6 mila euro di pensione, a cui sarebbe ingiusto attribuire “l’elemosina”. Ricordiamo che si è tentato di colpire chi aveva più di 90.000 euro l’anno di pensione, ma questi hanno fatto ricorso, hanno vinto ed immediatamente, come è giusto in uno Stato di diritto, si sono visti restituire il dovuto, sino all’ultimo centesimo e subito. Perché – ha concluso Paternostro – non è successa la stessa cosa per i pensionati, vittime del “blocco”, dopo la bocciatura dello stesso, da parte della Corte Costituzionale ? Basta riflettere, per trarne le dovute conseguenze.