“Ho deciso di rendere pubblica la mia candidatura a sindaco di Taurano, perché ritengo essenziale un aspetto che, ahimè, stento a recepire in questa tornata elettorale: La coerenza”. Con queste affermazioni il consigliere Michele Buonfiglio scuote la quiete politica a Taurano, piccolo centro del Vallo di Lauro retto dal sindaco Maffettone. L’ex vice sindaco di Taurano, dimessosi due anni fa continua: “Rendo nota la mia candidatura a sindaco di Taurano anche per zittire le solite e ben note voci, chiacchiere ed illazioni atte a creare solo disinformazione ed alimentare divisioni e dissidi. Con mio grande imbarazzo, mi trovo a testimoniare ancora una volta che si discute poco di paese e molto di persone. Ancora una volta, come se la storia e l’esperienza non insegnassero, vengono riproposte dinamiche ben note, che sono state, e lo sono tutt’oggi, la causa di cattiva amministrazione o di non amministrazione del bene comune. Ancora una volta sono le persone ad occupare il campo, non le idee e i programmi. Elencare le negatività delle parti avversarie non indica un programma politico, sia ben chiaro a tutti. Penso che sia giunto il tempo, senza se e senza ma, di pensare ai programmi, di analizzare criticamente le esigenze reali del paese; di chiamare al confronto cittadini, associazioni, persone capaci e di buona volontà, perché tutti insieme si possa realizzare qualcosa di positivo e propositivo per il nostro paese. Da sempre ho cercato di essere parte attiva nella mia comunità, ho sempre inteso la politica come forma di servizio, per dare il mio contributo di tempo ed energie a favore di tutti, e dopo lunga riflessione ho capito che è arrivato il momento di mettermi al servizio del mio paese, dove sono nato, dove vivo, dove conosco tutti e tutti possono avvicinarmi e parlarmi per strada, questo è stato ed è il mio modo di essere: disponibilità e coerenza, aperto al confronto, cercando di valorizzare ciò che unisce e non alimentare ciò che divide. Nessuno può oggi rinfacciarmi di non esserlo stato, nel momento in cui ho dato le mie dimissioni come amministratore, allorchè non ho più condiviso quel modo di amministrare la cosa pubblica. Da allora ho reso noto, con un atto pubblico di coerenza politica e umana, da che parte stavo, la mia scelta è stata quella di tutelare gli interessi di tutti i cittadini. Mi metto a disposizione dell’intera comunità, sempre alla ricerca del bene comune, sempre rispettoso delle scelte altrui e disponibile al dialogo con tutti. Taurano ha bisogno di essere una comunità unita: le divisioni penalizzano tutti. Ritengo che non debba cambiare semplicemente una amministrazione, ma deve cambiare la mentalità con cui si amministra: cominciamo a cambiare le persone. Non è garanzia di successo, ma è sicuramente la strada maestra per far sì che questo cambiamento avvenga.
Se mi ritenete meritevole di fiducia, sostenetemi e insieme lavoreremo al nostro progetto. Coerente con quanto affermato, sono disponibile ad incontri individuali o in assemblee pubbliche per discutere, ascoltare, programmare, progettare, per fare di Taurano il nostro paese. Il paese di tutti”.
Dichiarazioni che sono destinate a creare ripercussioni nella quiete amministrativa di Taurano, che il prossimo mese di maggio sarà chiamato a rinnovare il consiglio comunale.