Da venerdì 28 a domenica 30 dicembre 2018, appuntamento con la I° edizione della “Fiera Enologica di Taurasi Winter Edition”, evento che avrà luogo all’interno del Castello Marchionale e lungo le strade del centro storico del borgo.
Una rivisitazione della tradizionale versione estiva che richiama ogni anno circa 80.000 visitatori attratti dall’indiscutibile qualità del Taurasi DOP/DOGC e dalla bellezza di uno dei borghi più belli d’Irpinia.
Apprezziamo la volontà di stimolare il flusso turistico invernale con un evento ideato per intrattenere il visitatore per un intero weekend, ma critichiamo l’ordinanza commissariale con la quale si impone divieto, su tutto il territorio comunale, di “vendita per asporto”, in bottiglie di vetro dalle ore 20 alle ore 3, per l’intero periodo dell’iniziativa.
Se da un lato, si intende promuovere il territorio attraverso il suo “prodotto tipico” di indiscussa qualità, un prodotto rinomato in tutto il mondo come ambasciatore del made in Italy, dall’altro si impongono regole che agiscono in totale contraddizione rispetto alla natura e peculiarità delle aziende produttrici di vino del territorio.
Il vino, prodotto di eccellenza e qualità, caratterizzante la storia e la tradizione delle terre irpine e della Valle del Calore su cui si erge il borgo di Taurasi, non può essere confezionato e venduto in bottiglie di plastica.
Una simile ordinanza, finalizzata probabilmente alla sicurezza dei turisti e dei visitatori, può essere emanata legittimamente in occasioni di concerti e/o raduni o manifestazioni di altro genere ma non sicuramente per un’evento che richiama l’attenzione di amanti del settore e di stakeholders.
Copagri Campania, nella persona del suo delegato territoriale Luigi Caggiano, sostiene i produttori di Taurasi e chiede al Commissario di rivedere il contenuto dell’ordinanza, soprattutto perché non in linea con il disciplinare di produzione dei vini Docg Taurasi, all’interno del quale è scritto che “il vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita “Taurasi” deve essere immesso al consumo in bottiglia o altri recipienti di vetro di capacità non superiore a 5 litri, muniti di un contrassegno di Stato, applicato in modo tale da impedire che il contenuto possa essere estratto senza l’inattivazione del contrassegno stesso” , lo stesso disciplinare specifica che “i recipienti … devono essere di forma bordolese, di vetro scuro, chiusi con tappo di sughero e, per quanto riguarda l’abbigliamento, confacenti ai tradizionali caratteri di un vino di particolare pregio”.
Si confida nell’intelligenza politica e organizzativa del Commissario e si affida alla sensibilità della macchina amministrativa affinché un importante evento evocativo della terra e della tradizione del “Taurasi” non vada ridicolizzato da un bottiglia di plastica.