“La fase della ricostruzione è stata, senza dubbio, difficile a causa delle innumerevoli incertezze e dei ritardi accumulati negli anni. Incertezze e ritardi che sono ricaduti sia su chi quel terremoto l’ha vissuto sulla propria pelle, sia sulle generazioni successive. Ecco perché in questo mesto quarantennale del sisma dell’80, mentre siamo costretti ad una commemorazione a distanza a causa dell’emergenza Covid19, voglio lanciare una esortazione: mai più infrastrutture mai terminate, mai più selvaggi insediamenti industriali realizzati per sfruttare leggi favorevoli e poi abbandonati, mai più ruderi ai quali nemmeno si fa più caso: mai più quella sequela infinita di occasioni perdute.
Per arginare in parte i ritardi fondamentale è stato il monitoraggio della magistratura contabile che ha un ruolo strategico quale supporto contestuale per ridurre rallentamenti e lungaggini”. Sull’importanza della memoria Sibilia ha ribadito che “è necessario per avviare una profonda azione di prevenzione sul territorio. Al governo stiamo lavorando per garantire che gli edifici siano antisismici grazie al sisma bonus e il superbonus 110%, destinato anche agli edifici pubblici”. “Questo anniversario deve darci la forza per il futuro, unendo e non dividendo, supportando e migliorando le condizioni di chi si occupa di prevenzione e soccorso pubblico così come stiamo facendo con i Vigili del Fuoco. Proprio loro con il sistema delle colonne mobili e le squadre USAR il soccorso hanno fatto grandi passi avanti in questi anni. Oggi abbiamo professionisti del soccorso che, in ogni teatro, sono in grado di intervenire con tempestività ed efficacia, così come stanno dimostrando dall’inizio di questa temibile pandemia, un fronte caldo che stiamo affrontando senza sosta da mesi”.
Sono le parole del Sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia durante l’incontro con i sindaci del cratere organizzato in sinergia con la Prefettura di Avellino, nell’ambito delle celebrazioni per il 40ennale del sisma del 23 novembre 1980 .