Un vero e proprio terremoto politico ad Avella e proprio nel giorno di Pasqua. Quella che poteva essere un accordo elettorale della scorsa campagna elettorale si è avuto oggi a quasi due anni dal voto. Durante la formazione delle liste del maggio 2016 c’era stato un tentativo di accordo tra l’esponente del Pd avellano, Chiara Cacace e il sindaco Domenico Biancardi, ma il tutto era saltato per non aver trovato l’accordo sul numero dei candidati da inserire nella lista del sindaco uscente, troppo pochi tre messi a disposizione della fascia tricolore all’esponente diessina. Dopo le elezioni la Cacace, seduta col suo gruppo all’opposizione, non ha mai dato molti dispiaceri al sindaco Biancardi, un opposizione soft forse perchè aspettava questo giorno. E oggi è stato ufficializzato, a scatenare l’ira di Biancardi, come lo stesso ci ha annunciato in anteprima la notizia, è stata la mancanza di alcuni suoi assessori di rinunciare alle indennità di carica, cosa che invece la Cacace gli ha garantito di non prendere un euro e di devolverli alla cassa della Fondazione Avella Città D’Arte. Fuori quindi il vice sindaco Antonia Caruso, sostituita da Chiara Cacace che ne assorbe tutte le sue deleghe, fuori anche Giovanni D’Avanzo, detto Ronaldo, a cui subentra Pellegrino Vittoria, mentre Lorenzo Maietta sarà il nuovo presidente del consiglio comunale e va a sostituire la dottoressa Rosanna Carpentiero, rea di aver votato alle politiche del 4 marzo i Cinque Stelle e non Foglia candidato di Biancardi. L’ultimo cambio in giunta è la sostituzione dell’assessore alla Pubblica Istruzione Santina Cerbone con Chiara Salapete. Stravolto quindi l’assetto amministrativo avellano proprio nel giorno di Pasqua, quello che doveva essere un giorno di pace e diventato il giorno della resa dei conti, ma la sfortuna ha voluto che Pasqua capitasse proprio il primo aprile. Buon Pasqua a tutti e allo stesso tempo buon pesce d’Aprile.