Una canzone degli anni ’80 accompagnava le cotonature ed il look con spalline “da generale” dei teenager di allora con questa strofa “L’estate sta finendo ed un anno se ne va…”
Oltre un decennio prima, tra gli anni ’60 e ‘70, un’onda di innovazione musicale nutriva il vivaio dei nuovi artisti partenopei: Pino Daniele, Toni Esposito, Napoli Centrale e via via in un crescendo di note e cuore.
Per chi voglia ritrovare i toni caldi dell’estate, sospesi tra passato e presente, in un luogo fuori dal tempo e dal caos cittadino, e la medesima forza innovatrice e battagliera di quei ritmi, può recarsi sabato 5 settembre, a partire dalle 20.30, all’azienda vitivinicola Montespina di Antonio Iovino in via San Gennaro Agnano, 63 (Pozzuoli).
Ad accoglierli Antonio Iovino, padrone di casa, pronto a disvelare i misteri nascosti tra i vigneti ed i filari di erbe officinali, ottimi insaporitori per i cibi ma anche alleati della salute, con una passeggiata nei campi in programma al calar della sera.
Per ritemprarsi dalle fatiche e godersi la frescura, al termine saranno servite delle croccanti zeppoline di benvenuto in pastella. A seguire un primo piatto tipico della tradizione campana, che costituisce un ponte tra mare e monti: pasta e fagioli con le cozze.
Prodotti della terra, di Campagna Amica della Coldiretti, e del mare,
Alle 21.00, poi, gli alberi frondosi faranno da degno e suggestivo palcoscenico alla performance di note di Mario Romano Quartieri Jazz con il loro neapolitan gipsy jazz.
Ancora una volta a salire sul palco con Mario Romano alla chitarra saranno Luigi Esposito al piano, Ciro Imperato al basso ed Emiliano Barrella alla batteria.
Ritemprata dalla pausa estiva la band torna sul palco ancora più carica di emozioni e grinta trasfuse in musica.
Innanzi tutto uno sguardo gettato sul prossimo futuro in note.
Dalla dolce amorevolezza di Cammen al fuoco esplosivo del magma di Vesuvia, due melodie femmine per eccellenza, fino ad arrivare alla rabbia de Le quattro Giornate di Napoli, dove rifluisce l’amore per una città e la voglia di cambiamento e quella di costruire e rendere possibile un destino diverso per una “regina” troppo spesso violata.
Melodie che costituiscono gustose ed immancabili anteprime dell’omonimo disco (Le quattro giornate di Napoli), cui il gruppo continua a lavorare di buona lena e la cui uscita è prevista per l’inverno.
Ma ci sarà posto anche per alcuni evergreen tratti dal primo lavoro discografico ‘E strade cà portano a mare (Graf Editore), attualmente in ristampa data la richiesta giunta a gran voce dal pubblico.
Guest star del disco proprio alcuni tra musicisti che hanno inventato e portato avanti il filone del jazz napoletano: Antonio Onorato, Marco Zurzolo, Daniele Sepe e Joe Amoruso, maestri e compagni del viaggio artistico e umano del compositore partenopeo.
Chi ama non dimentica. Ecco perché Mario Romano riproporrà in chiusura la sua interpretazione di “Chi ten ‘o mar” di Pino Daniele. Perché chi abbiamo amato resta custodito e cullato dai battiti del nostro cuore.
La degustazione enomusicale si chiude con la torta della buonanotte, per salutarsi con allegria e dolcezza.
Ad annaffiare il tutto calici di Piedirosso e Falanghina di produzione propria.
La serata, in formula all inclusive, visita alla vigna, degustazione e concerto, prevede una quota di partecipazione di 15 euro.
Nell’attesa del concerto, un assaggio di qualche leccornia in note