Per il fedele, la veglia notturna della vigilia serve da transito verso il mistero della nascita del Dio che si fa uomo ed entra nella storia dell’umanità: durante la serata si danno gli ultimi ritocchi al presepe e ci si prepara per la messa di mezzanotte, in una attesa che ha lo scopo di far presente e reale il miracolo della nascita di Gesù. All’originaria valenza si è andata poi aggiungendo quella propria della festa moderna, percepita anche dai non credenti e caratterizzata da una ricca cena (detta appunto della Vigilia) e dallo scambio di regali, allo scoccare della mezzanotte. Tale usanza è diffusa principalmente in quasi tutti gli stati nord-americani ed europei, soprattutto quelli nordici e scandinavi. L’Italia fa però da unica eccezione poiché la cosiddetta “cena della Vigilia” è molto variabile da zona a zona: in alcune aree infatti si preferisce festeggiare al pranzo del giorno di Natale e la cena della relativa Vigilia è del tutto ignorata, in netto contrasto con la tradizione Nord-Europea e Scandinava. Fino a qualche decennio fa, inoltre, le tradizioni erano scrupolosamente seguite: se nel centro e sud Italia si festeggiava già con il cenone del 24, al nord era d’obbligo il pranzo di Natale, mentre oggi tali confini sono andate via via sfumando, così che ogni famiglia segue le consuetudini a lei più proprie.
In ogni modo, se scegliete di festeggiare alla vigilia, ricordate che sarebbe opportuno preparare una cena “di magro”. La vigilia del natale, per la religione cattolica è infatti uno dei momenti più sacri dell’anno, e l’antico divieto di mangiare carne costituisce tutt’oggi un richiamo a consumare cibo austero (o ad astenersi completamente dal cibo). Un tempo la carne costituiva infatti l’unico cibo di lusso, e per questo era vietata, in segno di rispetto per il salvatore che sta per nascere. Con il passare dei secoli poi e con l’affievolirsi dei dettami religiosi, il vero significato di tale divieto è andato perso e l’antico precetto di non mangiare carne si è trasformato nella consuetudine di consumare pesce, che, paradossalmente, è invece oggi uno degli alimenti oggi più lussuosi e costosi, così la tradizione del digiuno si è trasformata in golosità! Ma se sulla scelta di consumare carne o pesce in fondo si può chiudere un occhio, c’è una regola alla quale non è proprio possibile sottrarsi: i regali si aprono dopo cena, allo scoccare della mezzanotte! E se per i bambini l’ora si farebbe troppo tarda, allora optate per festeggiare il 25, in fondo Babbo Natale arriva di notte e al risveglio i più piccoli potranno dedicarsi alla tanto agognata apertura dei doni!