Oggi molti italiani si trasferiscono all’estero, seguendo una tradizione che fa un po’ parte del DNA del nostro Paese, da diversi decenni a questa parte. Sorge però spontanea la domanda: trasferirsi all’estero nel 2022 conviene ancora? Ci sono ovviamente una serie di pro e di contro legati a questa scelta, che in certi casi può essere indispensabile, mentre in altri può essere valutata con molta attenzione. Vediamo quindi di approfondire questo tema.
Gli svantaggi relativi ad un trasferimento all’estero
Per prima cosa, è molto complesso adattarsi al nuovo contesto, soprattutto se ci si trasferisce in un paese con una cultura molto diversa dalla nostra. Il cibo rappresenta uno dei maggiori grattacapi da affrontare, capace di diventare per qualcuno un ostacolo insuperabile.
Per quel che riguarda la cultura, pesano certe abitudini che fatichiamo a digerire (al pari del cibo), e alle volte persino a comprendere, dato che si basano su un retroterra culturale totalmente diverso dal nostro. Basti ad esempio citare il Giappone che, pur essendo amato da tantissimi italiani, rappresenta una sfida molto complessa sia per il cibo sia per le consuetudini sociali. Anche l’organizzazione può diventare un problema, soprattutto se si fa riferimento al trasloco, se questo deve avvenire in un paese molto distante.
Inoltre, è importante non lasciare nulla in sospeso in Italia. Un esempio sono le utenze della nostra precedente abitazione, che non potranno certamente restare intestate a noi. Per capire di più a tal proposito si possono leggere alcune indicazioni su siti specializzati, come quello sulla chiusura del contatore gas di VIVI energia, che forniscono dettagli su tempistiche e costi di queste operazioni.
I vantaggi appartenenti a un trasferimento all’estero
Innanzitutto si ha la possibilità di espandere la propria cultura, abbracciando tradizioni diverse, stili di vita differenti e una visione del mondo finora sconosciuta. Significa espandere i propri orizzonti, capendo così che il mondo è vario e che l’Italia (così come l’Europa) non è il centro di tutto.
Ovviamente trasferirsi all’estero consente di imparare una o più lingue straniere, che possono far comodo sotto diversi aspetti, dalla vita sociale a quella professionale. Andare a vivere lontano dall’Italia vuol dire anche separarsi dai propri cari, una scelta dolorosa ma che permette una crescita e una piena indipendenza.
Qualsiasi attività svolta all’estero, poi, potrà essere inserita nel proprio curriculum. Se si considerano sia queste esperienze sia l’apprendimento di una nuova lingua, si capisce quanto un periodo vissuto fuori dall’Italia possa avere un impatto determinante sulla propria carriera, in qualsiasi ambito. Infine, vivere all’estero aumenta la propria autostima (sempre per una questione di indipendenza) e consente di imparare nuovi modi di esprimersi e di comunicare.