La Regione-Campania ha previsto l’investimento di oltre 32 milioni dei fondi della dotazione comunitaria europea per il settennato 2014\2020 in scadenza per attuare l’ annunciato programma degli interventi di potenziamento e riqualificazione del sistema dei trasporti nell’area nolana e baianese. All’investimento deliberato dalla Giunta di palazzo Santa Lucia, corrisponde lo studio di fattibilità dell’Eav che configura la sostanziale dismissione dei fabbricati delle stazioni dell’attuale tratta della Circum sulla Nola–Baiano, per puntare sull’allestimento della Metropolitana leggera, utilizzando la stessa tratta per un percorso ancora indefinito e indeterminato.
di Gianni Amodeo
E’ decisamente forte l’accelerazione impressa dalla Giunta regionale della Campania, per porre sulla corsia attuativa l’allestimento dell’Hub–Nola nel quadro complessivo del progetto che viene prospettato con finalità mirate sul potenziamento e sulla riqualificazione del sistema- trasporti della Circumvesuviana nell’area nolano–baianese; progetto, le cui linee portanti e d’indirizzo in generale sono definite nei deliberati approvati il 23 e il 25 marzo scorso dall’ Esecutivo di palazzo Santa Lucia, prefigurando quale soggetto attuatore della programmazione l’Ente autonomo Volturno, società a responsabilità limitata, che, sulla base dello specifico contratto con l’ Ente–Regione gestisce i servizi dell’ex- Circumvesuviana, dell’ex- Sepsa e dell’ex- Metronapoli.
Il prospetto degli interventi programmati è delineato nello schema del protocollo d’intesa, che il primo ottobre è stato inviato dal competente assessorato della Giunta regionale ai Comuni di Baiano, Avella, Sperone, Roccarainola, Cicciano, Camposano, Cimitile e Nola; lo schema prevede l’approvazione delle Giunte comunali destinatarie, quale atto propedeutico e dovuto per dare corso all’attuazione del progetto, che prevede un investimento di 32 milioni e 260 mila euro a valere sui fondi comunitari per lo sviluppo regionale relativi alla dotazione del settennato 2014\2020 ormai in scadenza. E, una volta approvato dalle Giunte lo schema di protocollo, con l’impegno tassativo e sollecito a fornire pareri, autorizzazioni, permessi, nulla osta e concessioni di propria competenza,si procederà al “via libera” per attuare il Progetto Hub Nola– Metropolitana leggera con l’atto definitivo, sottoscritto contestualmente a palazzo Santa Lucia dai sindaci, dal presidente della Regione–Campania, Vincenzo De Luca, e dall’amministratore delegato dell’ Eav, Umberto De Gregorio.
Riqualificazione e genericità di obiettivi
Il progetto contempla “ interventi di riqualificazione della stazione di Nola e dell’area antistante e l’eliminazione di interferenze sulla linea Napoli–Baiano nel territorio nolano”; e sul punto delle interferenze si sottolinea in un successivo passaggio documentale che nell’elaborazione dello studio di fattibilità, i tecnici dell’ Eav hanno rilevato che “l’ intera tratta della Nola–Baiano rappresenta un’ infrastruttura che interferisce significativamente con l’urbanizzazione del territorio”. Una condizione, per la quale si punta ad eliminare i 14 passaggi a livello esistenti su un percorso di circa 15 chilometri; e, fin qui, è una scelta condivisibile ineccepibile per se stessa, così com’è la scelta che prevede la pista ciclabile da realizzare in parallelo con la stessa tratta. Due scelte di senso, alle quali, tuttavia, si collega ”la necessità di procedere ad una generale rivisitazione della gestione della linea, per migliorare il servizio all’utenza e garantire il generale riassetto del territorio circostante la ferrovia”. Una necessità che fa porre qualche domanda meritevole di risposta, tanto per dire, in materia di pianificazione urbanistica in vigore o in itinere nei Comuni interessati rispetto alle decisioni da assumere per le aree di pertinenza della tratta sotto i riflettori.
In realtà, lo schema del protocollo d’intesa fornisce pochi altri e generici elementi, sui quali è doveroso che Regione–Campania, Comuni interessati ed Eav forniscano dati di chiarezza ai cittadini e all’opinione pubblica, per fugare perplessità e dubbi, specie in relazione al varo della Metropolitana leggera con 19 fermate–stazioni, che sarà dotata delle attrezzature adeguate e pensiline; ed è scontato che sia così. E’, invece, tutt’altro che comprensibile la mancata indicazione del tracciato che farà da supporto alla Metropolitana leggera, anche se è di tutta evidenza che sarà utilizzato il tracciato ferrato della Nola–Baiano, che, a sua volta, dovrebbe essere integrato ed ampliato verso altri contesti territoriali che non sono indicati, e non fosse così, non si comprenderebbe il senso della “larga” previsione di istituire …19 fermate–stazioni, a presidio del flusso cinematico che dovrebbe caratterizzare la Metropolitana leggera che sia davvero tale. Ma c’è da comprendere, parimenti, il senso della “ristretta”previsione di progetto che contempla la dismissione degli edifici delle attuali stazioni di Avella\Sperone, Roccarainola,Cicciano, Camposano e Cimitile che potranno essere concessi ai Comuni interessati, mentre non è prevista la dismissione degli edifici della stazione terminale di Baiano, ferma restando per la stazione di Nola la sistemazione come Hub, il fulcro catalizzatore del trasporto pubblico, senza specificarne le modalità dell’intervento, ma neanche le forme e le funzioni. E nulla è indicato – almeno nello schema di protocollo d’intesa che le Giunte degli otto Comuni interessati, sono chiamati ad approvare- in ordine alla tipologia della Metropolitana leggera, se su ferro, su gomma o in filovia.
Che si voglia potenziare e rendere meglio funzionante il sistema del trasporto pubblico sul territorio per la tratta Nola– Baiano, segnatamente per il tracciato che collega Cimitile al terminale baianese per una popolazione di oltre 60 mila abitanti è ben auspicabile, ma il protocollo così come si presenta non appare orientato affatto in questa direzione.
I timori del consigliere Emanuele Litto
Si pubblica di seguito la dichiarazione dell’avvocato Emanuele Litto, capo-gruppo di “Io ci credo” nel Consiglio comunale di Baiano. E’ una riflessione forte ed accorata nello stesso tempo, ponendo in primo piano le ragioni di un impegno di servizio che sia a favore del territorio e delle sue comunità, al di là di logori schemi partitici e della qualunquistica indifferenza.