Sono state riconfermate, dopo le elezioni europee del 8 e 9 giugno scorso, Ursula Von Der Leyen alla Presidenza della Commissione Europea e Roberta Metsola alla Presidenza del Parlamento Europeo. Due donne, ai vertici europei per i prossimi 5 anni. Alle due, va aggiunta anche Christine Lagarde, Presidente della Banca centrale europea (Bce), dal 1° novembre 2019.
In Italia, sempre in riferimento all’ultima tornata elettorale del 8 e 9 giugno scorso, ma, rimanendo alla provincia di Avellino la elezione dei Sindaci e per il rinnovo dei Consigli comunali di 42 Comuni, di cui 2 con più di 15.000 abitanti, su quarantadue Sindaci eletti, le donne sono solo 4.
Per i piccoli e medi Comuni, Patrizia Reale, Sindaco di Castel Baronia, Fiorella Caputo, Sindaco di Morra De Sanctis e Annamaria Oliviero, Sindaco di Torrioni. A queste 3 donne Sindaco, va aggiunta Laura Nargi, che è uscita vincente nel ballottaggio del 23 e 24 giugno contro Antonio Gengaro, per la carica di Sindaco di Avellino.
Attingendo a dati ISTA riferiti al 1° gennaio 2021 sulla statistica demografica in Irpinia, risultavano 197.524 uomini e 205.405 donne. Però, senza entrare nella dinamica delle fasce di età, la maggioranza femminile è palesemente superiore rispetto agli uomini.
E allora, come mai nell’amministrazione della “ res pubblica “ dei 118 comuni della provincia di Avellino, le donne rappresentano una esigua minoranza ? Analizzando le varie liste, che sono state presentate, le donne sono poste in secondo ordine, rispetto a riconferme di Sindaci, già con passato da amministratori.
E, questo va avanti da anni, da un report del 2016 su 118 Comuni irpini, i Sindaci uomini erano 110 e le Sindache Donne erano solo 9. Se questi numeri, rappresentavano la parità tra uomini e donne, ai sensi dell’art.23 della Carta, lascio ai lettori e lettrici, il doveroso commento.
C’è la Dott.ssa Domenica Marianna Lomazzo, responsabile effettiva delle Pari Opportunità della Regione Campania, che da anni porta avanti la parità delle donne in ogni campo. E nonostante ciò, tutto il suo costante lavoro, sembrano le fatiche di Sisifo.
Però, la sua costanza va ammirata e riconosciuta.
Carmine Martino