Credeva di potersi recare nella tranquilla provincia irpina per mettere a segno truffe e garantirsi così in modo impunito illeciti profitti, ma non è andata come sperava.
L’attività del Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino, finalizzata alla prevenzione e repressione dell’odioso fenomeno delle truffe, continua in maniera incessante. A finire nella rete dei Carabinieri un trentenne di Napoli, ritenuto responsabile di truffe ai danni di due anziane signore che, resesi conto del raggiro, non hanno esitato a sporgere denuncia.
Precisamente si tratta di una truffa messa a segno ai danni di una 85enne di Taurasi dalla quale riusciva ad ottenere la somma di 2mila euro, e di una truffa tentata ad una 90enne di Bisaccia, non portata a termine grazie all’intervento del figlio della vittima.
Stesso modus operandi per entrambi i casi: il malvivente si presenta a casa delle due anziane vittime prescelte e, spacciandosi in un caso come avvocato e nell’altro come maresciallo dei carabinieri, le circuiscono dicendo che il denaro richiesto serviva per il rilascio dei propri figli fermati a seguito di incidenti stradali.
Le indagini svolte dai militari dell’Arma, estrinsecatasi attraverso l’acquisizione di utili informazioni nonché l’analisi di immagini, hanno permesso ai Carabinieri della Stazione di Mirabella Eclano di addivenire all’identificazione del presunto responsabile.
L’uomo, un trentenne napoletano con a carico precedenti di polizia, potrebbe aver messo a segno altri raggiri di questo tipo. Ed è per questo che il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino invita tutte le persone che di recente sono state vittime di analoghe truffe, a farne denuncia.
Nonostante i ragguardevoli risultati conseguiti, si ricordano ancora una volta gli utili consigli riportati con l’iniziativa “Difenditi dalle truffe”, principalmente rivolta agli anziani, potenziali vittime di truffa, ma anche a tutti gli operatori pubblici e privati, reti parentali o amicali che, venendo a contatto con persone anziane a vario titolo, possono assumere un ruolo nella prevenzione e nella tutela nei confronti di questa categoria di persone. È importante saper riconoscere le situazioni più a rischio, conoscere gli elementi che possono far pensare che sia in atto un tentativo di truffa e, di conseguenza, i comportamenti da assumere. Spesso è la condizione di solitudine della persona che favorisce i truffatori: le persone anziane con pochi amici e scarse relazioni sociali, con minore prontezza di riflessi o minor conoscenza dei fenomeni di truffa possono essere ingannate con maggiore facilità.
Prestare attenzione se qualcuno telefona o si presenta a casa, chiedendo del denaro o oggetti preziosi per pagare fantomatiche cauzioni, debiti o acquisti di merce, con la scusa che lo ha mandato un parente: in tal caso rinviare l’appuntamento e contattare il familiare interessato, segnalando immediatamente ogni situazione sospetta al “112” o al più vicino Comando.