Ma chi è Alfonso? È semplicemente un ragazzo che non ha mai abbandonato il suo sogno e ha sempre continuato a coltivare la sua passione per la scrittura e per il teatro (nata fin da piccolo con le commedie di Eduardo De Filippo).
Ora, con calma, sta cercando, di emergere in un mondo meraviglioso ma difficile.
Il suo obiettivo? È solo uno. Strappare un sorriso e farci riflettere, salendo sul palco della vita.
Giorno dopo giorno ci sta regalando una raccolta di testi teatrali inediti, come “Un dialogo con Totò” (attualmente presente online per il progetto descritto prima), “Il monologo tragicomico sulla tecnologia” e il “Dialogo teatrale sull’apparenza”.
Noi, da lettori e… ci auguriamo, da futuro pubblico delle sue opere, possiamo aiutarlo, perché i giovani sono il futuro e l’unica cosa che può aiutarci, in questa visione della vita forse un po’ troppo pessimistica, è osservare il mondo come se fosse un palcoscenico… sorridendo alla vita, tutti i giorni.
Se volete supportarlo nella sua battaglia letteraria, seguite questo link per leggere il testo teatrale, commentarlo e votarlo: https://ilmiolibro.kataweb.it/storiebrevi/433162/un-dialogo-con-toto-il-principe-della-risata/
E come dice sempre Alfonso “… il mio obiettivo è farvi sognare. Dal broncio al sorriso”.
Nicola: Dove mi trovo?
Totò: Questo è il paradiso giovanotto.
Nicola: Il paradiso?
Totò: Non è una cosa brutta, stai tranquillo.
Nicola: A dir la verità ho paura… qui non si vede niente
Totò: E che vuoi vedere? Lo spettacolo inizia la sera, non la mattina.
Nicola: Ah ecco, no mi scusi ma… quale spettacolo?
Totò: Il più comico spettacolo del mondo!
Nicola: Un varietà?
Totò: In un certo senso sì, la compagnia teatrale è famosa sai…
Nicola: E’ recente? Moderna?
Totò: Non siamo di primo pelo.
Nicola: Posso chiederle una cosa?
Totò: Certo!
Nicola: Che sta scrivendo di così importante?
Totò: Una lettera…
Nicola: Ah! A chi?
Totò: Sei curioso? Una lettera al capocomico della compagnia. Scommetto che vuoi sapere chi è, giusto?
Nicola: Beh…
Totò: E’ Dio!
Nicola: Dio?
Totò: Perché ti meravigli così tanto? Voi laggiù pregate. Io quassù scrivo. Ogni forma d’arte è una preghiera.
Nicola: Beato chi ritorna laggiù…
Totò: Giovanotto, sentimi bene. Tu vuoi sapere cosa ho scritto su questo foglio?
Nicola: Si!
Totò: E allora prima devo dirti una cosa importante perché subito dopo la mia spiegazione ti sveglierai in un mondo che è solo l’anteprima, il trailer di un film che prossimamente verrai a vivere qui.
(Totò si gira verso Nicola)
Nicola: Ma tu… lei… è Totò! Oddio non ci posso credere!
Totò: E che fai? Già nomini il capocomico? Si, sono Totò… ma è solo un nome, una definizione… ciò che conta, caro ragazzo mio, è l’amore e il sorriso che condividi quando sei laggiù. Come ti dicevo prima. Un trailer quando è simpatico attira di più. Se sulla terra sei destinato a far ridere, è perché quello è il tuo destino. Ora siediti un attimo al posto mio.
(Totò si alza e spiega il contenuto della lettera al ragazzo)
Totò: In questa lettera ci sei tu. C’è la tua vita. Tutto ciò che di buono hai fatto sulla terra. E sai perché conosco tutte queste cose? Perché il paradiso è questo. Un luogo dove tutti si conoscono e non ci sono segreti, perché nessuno ti giudica. Ognuno qui può esprimere se stesso al 100%… senza paura.
Nicola: Ed io che faccio? Non mi ricordo niente, so solo che stavo dormendo.
Totò: Si arriva qui da noi quando laggiù non c’è più niente.
Nicola: E quindi?
Totò: C’è sempre un motivo. Quando ti ho visto subito ho pensato: “Beh, sarà un errore”, ma adesso ne ho la conferma. Sei arrivato spaventato e disorientato. E’ colpa nostra se sei qui. Dici di essere credente, ma non lo sei, perché hai paura di ciò che non conosci. Ti abbiamo semplicemente dimostrato che c’è qualcuno su questo palcoscenico. Io, Massimo, Eduardo. Abbiamo bisogno di attori come te. Continua a condividere il sorriso, quello non muore mai… rimarrà lì, per sempre!
Nicola: (Piangendo) Non capisco…
Totò: Non ritornare laggiù con questa faccia triste… sorridi! Sorridi sempre alla vita. Perché ogni volta che piangi, nel nostro spettacolo, c’è uno spettatore in meno. Il primo atto lì, il secondo qui. Questa è la vita. Ci rivediamo tra una pausa e l’altra ragazzo mio. Dormi ora. Non è ancora il tuo momento.