L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha autorizzato la rimborsabilità per crizotinib con l’indicazione per il trattamento di pazienti adulti pretrattati per carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC – Non Small Cell Lung Cancer) positivo per ALK (Anaplastic Lymphoma Kinase, chinasi del linfoma anaplastico) in stadio avanzato.
Il regime di rimborsabilità per crizotinib, in classe H, nelle formulazioni da 200 mg e 250 mg in capsule rigide, soggetto a prescrizione limitativa da parte di Centri ospedalieri o di specialisti
– oncologo, pneumologo, internista – è stato stabilito dalla determina AIFA pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 27 marzo. AIFA definisce crizotinib una “innovazione terapeutica potenziale”.
Crizotinib, autorizzato in Europa dall’European Medicines Agency (EMA) a fine ottobre 2012 e finora disponibile in Italia solo attraverso i meccanismi previsti dalla legge 648/96 come farmaco a carico del Servizio Sanitario Nazionale per patologie prive di valida alternativa terapeutica, è un inibitore orale del recettore della tirosin chinasi che ha come bersaglio la proteina ALK.
In anni recenti sono state scoperte molte anomalie genetiche responsabili dello sviluppo e della crescita di un tumore e sono stati sviluppati molti test diagnostici per individuarle nei pazienti.
Alla luce delle nuove conoscenze, il cancro non è più considerato un’unica malattia bensì un insieme di malattie, ognuna con caratteristiche peculiari, contraddistinto da specifiche alterazioni molecolari.
Attualmente i test utilizzabili per identificare i pazienti con riarrangiamento di ALK eleggibili per il trattamento con crizotinib sono i seguenti:
- test di immunoistochimica (IHC): usa anticorpi per identificare specifiche proteine alterate presenti nelle cellule tumorali;
- test della Fluorescence In Situ Hybridization (FISH): sfrutta la fluorescenza per riconoscere specifiche sequenze di DNA.