Turismo del Vino, confronto a Castelfranci . Costruire percorsi comuni e difendere l’ambiente

Turismo del Vino, confronto a Castelfranci . Costruire percorsi comuni e difendere l’ambiente

I sindaci Cresta, Forgione e Palmieri: “Non dobbiamo sempre attendere la politica, iniziamo dai nostri territori”

Verso la costruzione di un sistema integrato per accogliere i turisti del vino. Se ne è parlato a Castelfranci in occasione della Festa dell’Aglianico, 14esima edizione e primo appuntamento del Castelfranci Wine Festival. Amministratori, esperti e politici. Analisi delle criticità e potenzialità nel tavolo moderato dal produttore Gerardo Perillo, che ha posto l’accento “sulle competenze di diversi enti, troppi, che di fatto rallenterebbero la costruzione di una ciclabile a beneficio dei visitatori. Ma è solo un esempio, perché il problema trasporti resta più ampio soprattutto nei weekend sul trasporto ordinario”, hanno detto i produttori.

“Tematiche complesse da affrontare subito, ma sono le realtà territoriali che devono far partire un sistema turistico enogastronomico. L’esempio è il treno. Le Istituzioni chi hanno dato il mezzo, adesso è compito nostro riempire di contenuti l’area”, ha ricordato il primo cittadino di Castelfranci, Generoso Cresta. Al tavolo anche i sindaci di Paternopoli e di Montemarano, Giuseppe Forgione e Beniamino Palmieri. “Non possiamo sempre aspettare la politica e questa non può decidere per il territorio. Siamo noi a dover pensare ai nostri luoghi ogni giorno, anche per renderli attrattivi”, ha detto il primo. Palmieri ha aggiunto: “Manca la coscienza, la stessa cultura del vino è carente nei nostri paesi. Dobbiamo lavorare su tanti aspetti del settore”.

“Bella iniziativa, allo stesso tavolo istituzioni, imprenditori, mondo accademico, realtà associative”, ha commentato il consigliere regionale Maurizio Petracca, presidente della Commissione Agricoltura. “E’ necessaria la coesione, fondamentale il dialogo. Il riconoscimento ministeriale della tutela è stato un importante traguardo, per me ha rappresentato un momento di inizio che oggi però ha bisogno di nuova linfa e nuove iniziative”.

 E in effetti nel corso del convegno presso Il Vecchio Mulino sono emersi diversi punti di criticità su cui lavorare. Per Federalberghi c’era Luciano Colucci: “Dovremmo essere molto più bravi ad ospitare e a rendere esteticamente valide le nostre cantine”. Giuseppe Festa, direttore del Corso di perfezionamento in Wine Business all’Università degli Studi di Salerno, ha portato dati e numeri del turismo del vino, in Italia e potenzialmente nelle province come l’Irpinia. E ha parlato della necessità di lavorare per candidare la provincia di Avellino per i più importanti riconoscimenti, di settore e non. “Gli orizzonti di lungo termine sono già vicini, oggi bisogna agire subito. Ma se si iniziasse a ragionare come stiamo facendo oggi, in 5 anni si potrebbe fare moltissimo”, ha concluso Festa. 

 “Ma nel frattempo occorre difendere l’ambiente”, ha sottolineato Stefano Di Marzo, presidente del Consorzio di Tutela dei Vini d’Irpinia. “C’è sempre un collegamento tra il prodotto e il territorio che lo genera. Se noi permettiamo la costruzione del biodigestore a Chianche, perdiamo anche di attrattività”. Appello, il suo, condiviso da tutti i presenti. 

La giornata è stata promossa da Associazione Enogastronomica Gli amici del Casale Baianum, Comune di Castelfranci, Consorzio Tutela Vini d’Irpinia e Regione Campania. Le tre giornate rientrano nel progetto “Castelfranci Wine Festival” nell’ambito degli “Eventi per la promozione turistica e la valorizzazione dei territori” della Regione Campania.

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