Agosto 2023: due giovani amiche napoletane hanno deciso di regalarsi una breve vacanza a Stresa e dintorni. Giovedì 24 agosto le due amiche percorrono la ferrovia Centovalli-Vigezzina che va da Domodossola a Locarno passando tra le valli alpine. Il ritorno dalla suggestiva avventura fanno tappa obbligatoria a Domo per riprendere il regionale di Treni Italia delle 18.26, che avrebbe dovuto riportarle a Stresa dove soggiornavano per la loro vacanza estiva. Fin qui la vacanza era andata molto bene ed aveva rispettato tutte le aspettative.
Tutto bene però fino a quando quel treno non prende mai il via visto che viene annunciato dal capotreno, solo dopo 40 minuti di ritardo, che non sarebbe partito fino a quando il binario – bloccato da un treno merci fermo per un guasto tecnico – non sarebbe stato liberato. Più volte il capotreno viene interrogato sul da farsi, visto che per i passeggeri degli altri treni – che sarebbero dovuto passare su quel stesso binario bloccato – vengono presi subito provvedimenti. Invece per i passeggeri del treno delle 18.26 per Arona e per le due napoletane viene detto dallo stesso capotreno, su ordine del comando provinciale di treni Italia, di andare fuori alla stazione e prendere il pullman che forse li avrebbero riportati alle loro destinazioni. Tutto questo non avviene. Il pullman è pieno di altri passeggeri condotti li e assistiti dagli altri capotreni. Gli unici passeggeri a rimanere fuori e senza sapere cosa fare sono le due napoletane e quei pochi sfortunati che avrebbero dovuto prendere lo stesso treno.
Nessuno sapeva cosa fare. Evidentemente la troppa efficienza non ha fornito quella fondamentale capacità che hanno solo i napoletani per risolvere situazioni improvvise ed avverse. Gli stessi impiegati di treni Italia della biglietteria non osavano dire cosa fare se non: “abbiate pazienza”. Il ritorno a Stresa per le due napoletane sembrava complicarsi. Avrebbero dovuto prendere un taxi, ma sarebbe costato un occhio della testa perché nessun mezzo sarebbe passato per la destinazione delle due napoletane. Sembrava di vivere una di quelle disavventure che si può vivere a Napoli o al Sud così come spesso capita di leggere sui giornali. invece ci troviamo a Domodossola, dove si dice che cose del genere non capitano. Invece non è così. Ma c’è sempre un ma. Le napoletane sono avvezzi al disagio e affrontano il problema con decisione. Una delle napoletane riprende con veemenza il capotreno richiamando con forza alle sue responsabilità. Come a dire: “questo è il tuo mestiere adesso risolvi il problema, a Napoli te lo avremmo già risolto. Saper risolvere i problemi fa di te un vero capotreno”. Così la situazione prende una piega diversa. Finalmente solo dopo che una carrozza d’emergenza sposta il trenomerci dal binario, viene detto che la circolazione dei treni é stata ripresa. Ma il treno per Stresa riparte solo dopo un’ora.
Anche questo ci indica che tutto il mondo è paese e anche lontano da Napoli capitano brutte avventure. Ma tutto bene quel che finisce bene e le due giovani donne tornano a casa contente.
Nunziata Napolitano