di Lucio Ianniciello
Domani l’Avellino affronterà il Bari al “San Nicola”, test molto impegnativo contro i secondi della classe. Mister Braglia in conferenza pre gara: “Bisogna cercare di fare una bella prestazione. Penso che in ogni partita conti il risultato, dipenderà da noi ma anche dai nostri avversari. Abbiamo cercato di recuperare quante più energie possibili per fare una gara degna del nome che portiamo addosso. Dobbiamo dar seguito, bisogna migliorarsi. Spero che i ragazzi abbiano recuperato, giocando tantissimo e allenandoci poco come ci sta accadendo può essere un problema. Il nome del Bari e lo stadio dove andremo a giocare sono importanti”.
Fiducioso sul suo Avellino: “Non siamo inferiori agli altri. Abbiamo passato un periodo brutto di 30-35 giorni senza poterci allenare, senza poterci migliorare. Dopo Francavilla abbiamo deciso sul cambio di modulo perché in quel modo non si poteva continuare, dovevamo svoltare. Ora possiamo giocarcela con tutti, consapevoli della nostra forza. L’Avellino è sulla strada giusta”. Concentrazione sul Bari con un occhio a quello che è stato: “Andremo a fare la nostra partita, i 2 gol subiti dal Bisceglie per esempio non ci davano la sensazione che potevamo giocarcela alla pari con la Ternana e invece abbiamo fatto una buona prestazione. L’autostima è aumentata, siamo pronti per Bari sperando di ripetere certi tipi di atteggiamento”.
Auteri e il modulo del tecnico dei pugliesi: “Fa il 3-4-3, ho letto che potrebbe optare anche sul 3-5-2 o 4-4-2. Ci dobbiamo preparare bene, lui ha il suo marchio di fabbrica come gioco differentemente da me. Anche a Benevento, quando ha vinto il campionato con il direttore Di Somma, giocava così. Fa un bel calcio, é un bravo allenatore. All’inizio si diceva che il miglior modulo da opporre al 3-4-3 era il 4-4-2, ricordo il Milan di Sacchi: parità nel mezzo e superiorità numerica dietro. Dobbiamo coprire bene il campo”. Poi si sofferma sui portieri e su Maniero: “Forte sta bene, è a disposizione. Valuteremo da domani. Se si parlava di Pane dopo la Turris, per carità. Ora è tra i più bravi. Nel calcio ci vuole poco, qui ci sono delle gerarchie con Forte titolare ma Pane vale quanto Forte. Maniero è disponibile, penso stia bene. Altrimenti non lo convocavo”.
Mercato e Covid: “Non abbiamo parlato, c’è da fare queste partite e poi c’è il ritorno. Le idee sono chiare, io parlerò con il direttore che si relazionerà col presidente. Siamo contentissimi dei ragazzi, è un casino venir fuori da questa malattia. Giorni chiusi in casa. Speriamo di finire bene”. Aggiunge, quasi a voler rafforzare e ribadire il concetto: “L’Avellino è in crescita, giorno per giorno ci miglioreremo ancora un bel po’. Bisogna guardare globalmente e capire dove arriveremo”. Riflettori puntati sul centrocampo: “Aloi è fondamentale, anche D’Angelo. Abbiamo perso per un po’ De Francesco, Silvestri deve recuperare, Bruzzo sta guarendo da una ginocchiata. Aloi e D’Angelo stanno giocando sempre, nell’ultima partita sarebbe dovuto uscire il primo ma D’Angelo ha avuto un problema al polpaccio. Bisogna dosare, Aloi sta cantando e portando la croce, ha personalità, facilità di calcio, è intelligente”. L’attacco: “Rispetto per tutti e 4. Sono contento di loro, Bernardotto era preoccupato che non arrivava il gol e noi a dirgli che ci interessava la prestazione. Maniero bisogna stuzzicarlo, è normale che se fa gol mi risponde”. Su Errico: “Sta facendo un programma personalizzato, ci sarà in panchina a Bari ma non giocherà. Giusto che stia con noi”. Così conclude: “Questa è una squadra di giocatori forti e persone per bene. Nessuno poteva prevedere che ci sarebbero mancati 10-12 elementi. Ci siamo cascati noi, ci possono cascare gli altri”.