Le associazioni di categoria lanciano l’allarme: «I tetti di spesa sono stati raggiunti, il budget sanitario stanziato dalla Regione si sta avviando all’esaurimento. Non possiamo che sollecitare , ancora una volta, l’approssimazione e la mancanza di una corretta programmazione sanitaria posta in essere dalla gestione commissariale della Regione Campania che, seppur condizionata dal piano di rientro dal debito, continua a trascurare il reale fabbisogno di prestazione sanitaria da parte dell’utenza. Questa condotta ha, infatti, un unico inevitabile sbocco: se non paghi, non puoi curarti. In conclusione , dal 27 settembre non saranno più possibili gli esami di radiologia, dal 30 si arriverà allo stop per le analisi, le prestazioni cardiologiche e l’assistenza diabetologia. E dal 16 ottobre si fermerà anche la medicina nucleare». Il budget sanitario, infatti, è quasi esaurito e per accedere alle prestazioni specialistiche non resta, ad ogni cittadino campano, che pagare di tasca propria. Il countdown è scattato più o meno nello stesso periodo dell’anno passato, in anticipo di almeno due mesi rispetto ai precedenti benché i conti siano stati messi a punto, dicono dall’attuale amministrazione regionale, e il deficit risulti addirittura azzerato è ancora emergenza per i servizi agli utenti della sanità campana. La grave situazione in cui versa l’intero comparto della sanità in Campania, alla luce dell’imminente esaurimento dei limiti di spesa relativi al 2017, così come è stato per il 2016, ed il conseguente blocco delle prestazioni sanitarie gratuite quest’anno. Un passato in cui il problema del budget sanitario conclustosi anzi tempo mostra la cronicità di questa situazione. Una vergogna pubblica manifesta al punto da divenire indecente materializzatasi di anno in anno nel più assordante silenzio delle istituzioni. Tempo a gennaio 2018 per poter ancora usufruire di esenzioni e visite convenzionate ASL. Per il momento i disservizi e le inadempienze sono servite. Ai malati non resta che attendere, piangere non serve più. Vergognoso! E da ricordarsi che La Costituzione italiana riconosce il diritto alla salute definendolo un diritto fondamentale dell’individuo.Così recita il I° comma dell’art. 32, ad esso interamente dedicato: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
UGL Segreteria provinciale Sanità Segr. Provinciale Sanità S.Caruso – Vice segretario Provinciale Sanità C. Gimmellì