Un adulto su tre ha giocato d’azzardo almeno una volta nell’ultimo anno, 18,5 milioni di persone di cui circa tre milioni e mezzo a rischio basso o moderato e un milione e mezzo di problematici. Sono alcuni dei dati emersi dalla prima indagine epidemiologica sul gioco d’azzardo realizzata dall’Istituto Superiore di Sanità nell’ambito dell’accordo con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, presentata oggi a Roma.
Gioca d’azzardo, spiegano gli esperti che si sono basati su un campione di 12mila adulti, quasi un uomo su due (il 43,7%) e una donna su tre (29,8%), soprattutto tra 40 e 64 anni anche se di solito si inizia tra i 18 e i 25.
“Questa indagine – dice Walter Ricciardi, Presidente dell’ISS – ci offre la possibilità di fotografare un fenomeno, prevalente al Sud e nelle Isole, il cui monitoraggio può essere una guida per valutare l’efficacia delle azioni di prevenzione e gli interventi di assistenza”.
Per quanto riguarda i giovani lo studio ha evidenziato che giocano 700mila minorenni, di cui il 3% problematici. Gioca abitualmente anche un terzo degli over 65, e tra questi il 2% problematico.
I giocatori d’azzardo ‘problematici’ in Italia preferiscono le Slot, si indebitano e preferiscono giocare lontano da casa. Gioca alle Slot il 52% dei problematici contro il 12% sociali, e anche per le Videolottery (Vlt) c’è una grande differenza, il 33,6% contro il 2,5% dei giocatori sociali. Si gioca di più nel centro Italia anche se la prevalenza di problematici è molto sotto la media, 1,7% contro il 3% di media nazionale; nelle isole è il contrario, con la prevalenza dei problematici che superiore alla media nazionale a fronte di meno giocatori.