Con una cena speciale realizzata per la III edizione di Guida ai Sapori dell’orto- l’Orto nel piatto, cena degustazione autunnale, è stata presentata ai giornalisti del settore del turismo ed enogastronomia la Masseria Guida via Cegnacolo,55 ad Ercolano, una nuova struttura che ha veramente dell’incredibile per estensione territoriale, panorama, ristorazione ed altro che già ora offre e che intende sempre più e meglio offrire in futuro nei suoi spazi. La kermesse è stata organizzata dal sommelier di Masseria Guida Daniele Briola e dal maître direttore di sala Antonio Granata, che hanno realizzato con la presenza dei piatti realizzati dallo chef della struttura Avitabile Basilio che vanta importanti esperienze di studio in Inghilterra e di lavoro come a La Canitinella di Napoli, la possibilità agli intervenuti di gustare succulenti piatti accompagnati da pregiati vini. Ad amplificare il senso del buon Vino e l’accompagnamento ai sentori ed i gusti dei piatti serviti è intervenuto, con la sua compagna, il noto esperto sommelier campano Fabio Oppo che la Fondazione Italiana Sommelier vanta ed anche Romina Sodano, responsabile della zona di Napoli dello stesso sodalizio.
Fortemente soddisfatta di essere stata protagonista, con i suoi vini a questa serata, anche Annamaria Bruni, una delle due titolari dell’azienda “Vetrère” a SP Monteiasi Montemesola-Grottaglie fra Taranto e Brindisi, dove ha il ruolo di agronomo ed enologo, quindi della parte produttiva mentre la sorella affronta il ruolo di gestione economica. La Bruni, ci ha parlato di questa realtà pugliese e ha detto: “Vetrère, ha un’espansione di circa 300 ettari completamente dedicati al biologico, 200 nella provincia di Taranto e 100 in quella di Bari tra Trani e Bisceglie, sui quali si produce oltre alle uve dei vini che hanno accompagnato il menù, anche cereali, come il grano Senatore Cappelli, un’antica varietà della valle del Nilo caratterizzata da un tenore in glutine più affine e compatibile con l’apparato digerente dell’uomo e l’Olio extravergine di oliva che è “l’oro verde” della Puglia, regione che detiene un patrimonio di circa 60 milioni di ulivi. Nella tenuta si coltivano le varietà Ogliarola e Cellina, che provengono da oliveti secolari nella tenuta “La Cupa”. Questa sera abbiamo gustato il bianco che ha ottenuto la medaglia di bronzo dal settimanale Decanter, ritenuto al mondo il più importante sulla qualificazione del vino, ed anche 88 punti da Robert Parker il critico di vini statunitense. Produciamo dei bianchi molto eleganti cosa non facile da trovare nelle Puglie come il Cré ed abbiamo anche dei grandi rossi che sono il Primitivo Barone Pazzo e il Negroamaro Lago della Pergola e poi il Passito. La nostra produzione si aggira attualmente sulle circa 300.000 bottiglie, ma spero di raggiungere le 500.000 nei prossimi cinque o sei anni. Abbiamo un forte mercato in Belgio e Nord Europa, un buon mercato in Inghilterra, e poi in Germania, Danimarca, Olanda che assorbono il 40% della nostra produzione, ma anche fuori dall’Europa abbiamo tre importatori giapponesi ed ancora esportiamo a Portorico in Brasile e negli Usa.
Amo la Campania ed ho portato in degustazione i miei vini perché penso che il sistema sud può essere vincente con un ampliamento delle frontiere regionali ed una partecipazione attiva dei produttori delle tante realtà di eccellenze che produciamo con passione, quasi da essere considerati dei pazzi per l’impegno il tempo e la dedizione che mettiamo nella realizzazione di prodotti che potrebbero essere acquistati ad un prezzo concorrenziale offerto dalle multinazionali, ma che noi sappiamo ed intendiamo proporre in un mondo sempre più qualificato di degustatori del buon cibo e bere, sicuri di un successo perché ancor più sicuri del prodotto unico, ineguagliabile ed inconfondibile che proponiamo con le nostre produzioni. Voglio ringraziare oltretutto la Fondazione Italiana Sommelier con la sua presidente regionale Veronica Divino, che non è potuta intervenire, ma mi ha inviato due colossi del conoscenza e promozione del vino: il sommelier Fabio Oppo e Romina Sodano delegata per Napoli della FIS.
A termine della serata ci è parso opportuno ascoltare il protagonista dell’iniziativa della famiglia Guida e Giorgio ci ha detto: “E’ stata una serata improntata alla ricerca dei Prodotti con abbinamento di vini, che come in questa occasione, possono unire grandi regioni della Penisola come la Puglia e la Campania”. Ha fatto seguito una esposizione del programma di sviluppo che Giorgio intende attuare e ha soggiunto:”Entrando in questa immensa Masseria Guida, ci si imbatte nella visione di un bellissimo, grande ed originale cavallo in legno realizzato dal maestro Mario Pagliaro, creatore di soli oggetti in legno molto particolari. Vi dico anzitutto che questo cavallo che vedete è il simbolo della nostra passione per questo animale equino, che ricavato da un unico pezzo di legno lavorato tutto a mano, rappresenta un pezzo unico esistente, come anche le carriole in legno che sono altri pezzi d’arte che la masseria possiede, particolari anche nelle dimensioni. La Masseria è costituita da100.000 metri, dei quali 30.000 occupano le attività già in esercizio mentre altri 70.000 ospiteranno il maneggio ed altro come una grande braceria texana ed altre 10 camere con piscina. Passeggiate a cavallo sul Vesuvio, come anche passeggiate in bicicletta è quello che intendiamo offrire alla nostra clientela che potrà trovare in questo luogo riscoperto e rilanciato da me che in primis, con tutti i miei familiari mio papà Carlo, mia mamma Antonietta ed i miei fratelli Maria, Tommaso e Francesco, una ospitalità a 360°.
Attualmente sono funzionanti e con successo, un ristorante alla carta e per eventi, con 64 coperti interni che raggiungono i cento con quelli esterni, sempre aperto con esclusione della serata della domenica e dell’intera giornata del lunedì. Abbiamo inoltre un ristorante non molto grande “La casa del Massaro” con 24/26 coperti, che offre una cucina molto semplice e del territorio che rappresenta la cucina tradizionale con prodotti tipici che fanno parte della cucina napoletana e con prezzi molto contenuti. Nella cantina sottostante il ristorante centrale, trovano spazio circa 2000 bottiglie con circa 650 etichette, con una percentualità del 50% di vini campani, diversi vini italiani e pochissimi vini stranieri. Una salumeria con un tavolo che offre tutti prodotti di eccellenza, dai salumi a quelli caseari, permette di gustare taglieri di salumi e formaggi della nostra salumeria unitamente a tutti gli ortaggi che vengono prodotti nella nostra masseria, con l’accompagnamento in degustazione di vini abbinati.
In futuro entrerà i funzione una Spa che con la piscina, il ristorante ed il tanto verde, ne fanno un posto di vero relax, il quale possiede già tre camere suite che rappresentano sempre la masseria dalle parteti con dipinti di alberi di albicocca. Persino i bagni sono molto originali perché rappresentano oggetti trovati nel tempo dipinti sulle pareti, dalla sala degli attrezzi ai cavalli, ed a proposito di cavalli, altra novità sarà un centro di equitazione che sorgerà sempre all’interno di Masseria Guida. Antichità autentiche si ritrovano anche, quale arredamento naturale della masseria, come un antico pozzo nel bar, un gran torchio in una delle sale da pranzo ed altro. Anche le coperture della struttura centrale sono state lasciate originali ed il pavimento è stato creato con pietra vulcanica per offrire un’impronta del Vesuvio e tutta la masseria è in acciaio e pietra vulcanica per dare l’idea completa del posto dove ci si trova. La cucina è improntata sui prodotti della Campania, della nostra terra e del nostro orto dove abbiamo la produzione di qualsiasi tipologia di verdure nostrane, di frutta ed ortaggi in ogni stagione che vengono da noi raccolti per portare i sapori della terra nel piatto. E’ un progetto impegnativo che nasce ad Ercolano creando la masseria per dare lustro al territorio che per tanti anni è stato denigrato da tutti e noi che qui siamo nati abbiamo sentito il bisogno di realizzarlo. Un progetto che sia non solo una masseria, ma un progetto ampio partendo dal piccolo per poi creare diversi orizzonti. Il tutto, nasce anche per riportare nel piatto la semplicità ed i gusti dei nostri prodotti, infatti all’interno dei nostri spazi abbiamo la coltivazione del pomodorino del Piennolo, le albicocche ed altri nostri tipici prodotti che il cliente può gustare non a Km.0, ma a centimetro zero. Da quando ero piccolo passavo di qui, insieme a mia mamma e mio padre e sognavamo dicendo: sarebbe bello un giorno comprarla. Ci siamo riusciti e stiamo cercando di creare una cosa nuova che per me vuol dire raccontare una favola che spero abbia un lieto fine”.
Sentire parlare, con tanta enfasi e passione che nutre per il proprio territorio, un giovane imprenditore campano vuol significare che tante speranze di valorizzazione e di ripresa per queste terre non sono un miraggio, ma al contrario sono una realtà che come dice Giorgio Guida, titolare di Masseria Guida, da lui creata, si amplia sempre più per la gioia di esprimere al meglio i propri valori.