AGI) – Roma, 16 dic. – Quasi un terzo (29,9%) della popolazione italiana e’ a rischio di poverta’ o esclusione sociale. Lo rileva l’Istat nel Report su reddito e condizioni di vita del 2012, secondo cui rispetto al 2011, l’indicatore cresce di 1,7 punti percentuali, per l’aumento della quota di persone in famiglie severamente deprivate (dall’11,2% al 14,5%). Quasi la meta’ (il 48%) dei residenti nel Mezzogiorno e’ a rischio di poverta’ ed esclusione ed e’ in tale ripartizione che l’aumento della severa deprivazione risulta piu’ marcato: +5,5 punti (dal 19,7% al 25,2%), contro +2 punti del Nord (dal 6,3% all’8,3%) e +2,6 punti del Centro (dal 7,4% al 10,1%). Il rischio di poverta’ o esclusione sociale e’ piu’ alto per le famiglie numerose (39,5%) o monoreddito (48,3%); aumenti significativi, tra il 2011 e il 2012, si registrano tra gli anziani soli (dal 34,8% al 38,0%), i monogenitori (dal 39,4% al 41,7%), le famiglie con tre o piu’ figli (dal 39,8% al 48,3%), se in famiglia vi sono almeno tre minori. Il rischio di poverta’ o esclusione sociale – sottolinea l’Istat – e’ di 5,1 punti percentuali piu’ elevato rispetto a quello medio europeo (pari al 24,8%).
21,2% italiani non possono riscaldare casa
Aumenta la quota di individui in famiglie che non possono permettersi durante l’anno una settimana di ferie lontano da casa: si passa dal 46,7% del 2011 al 50,8% del 2012. Sale anche la percentuale di quelli che non hanno potuto riscaldare adeguatamente la propria abitazione (dal 18,0% al 21,2%), che non riescono a sostenere spese impreviste di 800 euro (dal 38,6% al 42,5%) o che, se volessero, non potrebbero permettersi un pasto proteico adeguato ogni due giorni (dal 12,4% al 16,8%).
Una famiglia su 2 vive con non piu’ di 2.000 euro al mese
La meta’ delle famiglie residenti in Italia ha percepito, nel 2011, un reddito netto non superiore a 24.634 euro l’anno (circa 2.053 al mese). Nel Sud e nelle Isole – spiega l’istituto – il 50% delle famiglie percepisce meno di 20.129 euro (circa 1.677 euro mensili). Il reddito mediano delle famiglie, che vivono nel Mezzogiorno e’ pari al 73% di quello delle famiglie residenti al Nord; per il Centro il valore sale al 96%. Il 20% piu’ ricco delle famiglie residenti in Italia percepisce il 37,5% del reddito totale, mentre al 20% piu’ povero spetta l’8%.
Coldiretti, 10 milioni di italiani senza pasti adeguati
Aumentano del 35 per cento gli italiani che non riescono a permettersi un pasto proteico adeguato almeno ogni due giorni che hanno raggiunto la cifra record di circa 10 milioni. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al reddito e alle condizioni di vita degli italiani nel 2012. Si evidenzia – sottolinea la Coldiretti -un drastico peggioramento delle condizioni di vista degli italiani a partire dall?alimentazione. La punta dell’iceberg di questa situazione sono i 4.068.250 i poveri che nel 2013 in Italia sono stati addirittura costretti a chiedere aiuto per il cibo da mangiare. Tra questi si contano ben 428.587 bambini con meno di 5 anni di eta’ e 578.583 over 65 anni dieta che sono dovuti ricorrere ad aiuti alimentari.
Codacons: italiani in miseria, come nel dopoguerra
In particolare – conclude la Coldiretti – 303.485 persone hanno beneficiato dei servizi mensa, mentre sono ben 3.764.765 i poveri che nel 2013 hanno avuto assistenza con pacchi alimentari che rispondono maggiormente alle aspettative dei nuovi poveri (pensionati, disoccupati, famiglie con bambini) che per vergogna prediligono questa forma di aiuto piuttosto che il consumo di pasti gratuiti in mensa.