Bucarest è una delle più piacevoli capitali europee da visitare in un weekend: anche se in due giorni non si avrà certamente l’opportunità di apprezzare la grande varietà di attrazioni che la città ha da offrire, si potranno comunque scorgere alcuni dei suoi profili di maggiore rilievo.
Proprio per questo motivo, traendo spunto anche dai migliori materiali web sul tema e le guide della community di travel blogger visitare.net, abbiamo deciso di stilare un breve elenco delle destinazioni da non perdere nel nostro fine settimana a Budapest!
Arrivare a Bucarest
Dall’Italia il modo più rapido per arrivare a Bucarest è naturalmente quello dello sbarco all’Aeroporto Otopeni (OTP), servito sia dalle principali compagnie aeree che da quelle low cost.
Una volta ritirati i bagagli, per raggiungere il centro città è sufficiente utilizzare i mezzi pubblici che partono dallo scalo, oppure prenotare una corsa con un taxi Bucarest-aeroporto, a seconda delle proprie esigenze e preferenze di mobilità.
Peraltro, abbiamo anche recentemente scoperto che prenotare un taxi per Bucarest centro è ancora più semplice grazie ad alcuni servizi online appositi, che permettono di risparmiare parecchio tempo e avere sempre la comodità di trovare una corsa libera.
Il primo giorno a Bucarest
Una volta arrivati in centro città e presa la propria sistemazione in un albergo o in un b&b, si può partire per l’esplorazione!
La prima cosa da vedere è probabilmente il Palazzo del Parlamento, uno degli edifici più imponenti nello skyline di Bucarest, con le sue 1.000 stanze e uno stile neoclassico che lo rendono facilmente riconoscibile. Vecchio simbolo del passato comunista del Paese, è oggi visitabile mediante tour guidati che consentono di ammirare una parte dei suoi interni.
Passiamo dunque alla visita a Lipscani, il centro storico di Bucarest, con le vie strette ricche di vita e i suoi edifici che risalgono al XV e al XVI secolo. Centro della vita notturna, è qui che ti suggeriamo di tornare per mangiare, a cena, in uno dei tanti ristoranti e locali.
Prima, però, ritagliati un po’ di spazio per la cultura del Museo Nazionale d’Arte della Romania, situato nell’ex Palazzo Reale. Al suo interno sono visitabili tante collezioni d’arte, tra cui quella dedicata alle opere di artisti rumeni e la Galleria Europea, dedicata invece ad altri maestri del vecchio Continente.
Imperdibile anche la visita all’Ateneo Romeno, un edificio in stile neoclassico inaugurato sul finire dell’800 e oggi sede della Filarmonica George Enescu.
Il secondo giorno a Bucarest
Superata una notte di riposo e divertimenti, iniziamo il nostro secondo giorno di visita a Bucarest dall’Arco di Trionfo, un monumento urbano chiaramente ispirato da quello più celebre parigino, che commemora l’indipendenza della Romania e i caduti della Prima Guerra Mondiale. La struttura, in granito, è stata decorata grazie alle sculture di molti artisti rumeni di primo piano.
Andiamo poi al Parco Herastrau, uno dei polmoni verdi più importanti di Bucarest. L’area è molto gettonata da locali e turisti, anche in virtù delle tante attività ricreative che propone, come il noleggio di barche da usare nell’omonimo lago. Il parco include anche il Museo Nazionale del Villaggio Dimitrie Giusti, ristoranti, caffè, monumenti. Insomma, un luogo imperdibile da visitare nella propria prima gita a Bucarest.
Infine, la Chiesa Stavropoleos, un capolavoro dell’architettura rumena del XVIII secolo. Edificata nel centro storico della città, la piccola chiesa ortodossa è un simbolo non solamente per la sua storica importanza per la zona, quanto anche per gli affreschi e gli intagli in pietra con cui è riccamente decorata.
Una volta entrati ci si troverà in un edificio dalle dimensioni forse più contenute di quanto non ci si potesse attendere dall’esterno, ma con una grandissima attenzione per ogni dettaglio: ciascun angolo di questa chiesa presenta infatti icone, dipinti murali e opere d’arte che la rendono una vera e propria delizia per gli occhi.
Nel chiostro adiacente, inoltre, è presente una biblioteca che vanta una vasta collezione di libri religiosi e un piccolo museo di arte sacra. Saltuariamente nell’edificio vengono organizzati degli eventi musicali bizantini.