Una diva della Hollywood degli anni ’70. Francesca Amodio, la giovane attrice veneta di origini campane (mamma di Telese Terme – Bn – e papà di Pimonte – Na – ) interpreta un personaggio controverso e drammaticamente attuale. Dopo il docufilm su Violante Bentivoglio, prossimamente in uscita, Francesca è in questi giorni sul grande schermo con il film Red Land, accanto a Geraldine Chaplin, mentre si confronta con un nuovo ruolo, quello di una giovane donna divorata dal successo.
“Una donna”. È il titolo di un corto nato dall’idea di Ylenia Festa (la sceneggiatura porta la sua firma insieme a quella di Mila Bosio e Cristian Calabrese) e realizzato per la regia di Cristian Calabrese con GencoFilm.
La tesi progettuale di Ylenia Festa (laureata in Mediazione Linguistica con indirizzo moda presso la Scuola Superiore di Mediatori Linguistici di Padova) ora all’IED (Istituto Europeo di Design) con sede a Milano, nell’ambito del Master in Fashion Communication & Styling, racconta in pochi minuti la moda e il cinema attraverso gli occhi di Oriana Fallaci. La realizzazione del corto ha visto la collaborazione della Master Film Academy e della Crisam Academy.
L’immagine vivida e brutalmente attuale del compromesso nella corsa al successo, degli abusi spesso commessi sulle donne, attraverso l’incontro tra un’icona del giornalismo e una giovane attrice. La fusione tra moda e cinema nel periodo in cui gli scandali hanno investito entrambi questi mondi dorati e patinati. Da qui parte l’intento di un’opera in cui si incontra una Fallaci agli inizi della sua carriera, interpretata da Anna Bianchi.
Oriana Fallaci conosceva bene il mondo della moda, lo raccontava quando scriveva per l’Europeo. E nel corto ci viene restituito con il suo piglio canzonatorio e l’approccio critico che lei stessa aveva, pur documentandolo con indiscussa professionalità. La stessa Fallaci che si distingueva anche per il suo stile e la sua eleganza.
Il titolo del corto richiama “Un uomo”, tra le opere più famose scritte dalla Fallaci per Alekos Panagulis.
Ed ecco. Un ricordo, condiviso proprio con il suo compagno Alekos Panagulis, che nel corto ha il volto di Lorenzo Russo, e la mente torna a quell’intervista.
Da un lato Oriana e dall’altra la giovane attrice hollywoodiana. Una carriera iniziata a nove anni. Da modella. Nel mezzo il racconto del prezzo pagato per il successo. Da un lato le illusioni di una vita bruciata troppo velocemente, dall’altro il distacco clinico di chi conosce quel mondo. Tutto si consuma in pochi passaggi. E nel susseguirsi di flashback che intensificano la narrazione si realizza un quadro brevissimo struggente e attuale.
Il corto sarà prossimamente diffuso sui canali social della produzione.