“La festa nasce quando muore”, così ci piace dire. Per Nola la Festa dei Gigli è cultura, tradizione, aggregazione, valori comuni. Secoli di storia di una città che si identifica a livello mondiale nella commemorazione del patrono S. Paolino. Nonostante ciò, non sono pochi coloro che denigrano questo evento folcloristico, coadiuvati forse da chi sfrutta questo momento di compartecipazione alla vita cittadina come mezzo per arricchirsi e svuotare il retroscena religioso di questo appuntamento spensierato per tutti. Da poco la cittadinanza nolana ne ha avuto un’ altra prova: domenica 23 agosto ad attaccare è stato un giornalista del Mattino, paragonando la processione paolina alle esequie del 20 agosto scorso di Vittorio Casamonica, pezzo grosso dell’ omonimo clan.
Indignato, a rappresentare un sentimento comune ai cittadini e a tutti coloro che sono innamorati della festa pur non essendo nolani, Raffaele Soprano, presidente della Fondazione che si occupa della tutela della festa dei gigli, il quale si è schierato a difesa della buona immagine giglistica, querelando il giornale.
Ancora una volta i mass media hanno determinato la creazione di immagini distorte di una realtà sempre più sofferta, favorendo i malpensanti. Ancora una volta i tentativi del popolo che a suo modo ha cercato di favorire la rinascita degli antichi valori sembrano essere andati persi. Ma Nola non si arrende: non possiamo più permettere che questo accada. (Martina Tafuro)