“Bene riconoscimento Unesco, ora i fondi”. E’ quanto chiede il parlamentare del Pd, Massimiliano Manfredi per la Festa dei Gigli di Nola, la Varia di Palmi, la Santa Rosa di Viterbo e i Candelieri di Sassari, le quattro feste religiose della Rete delle grandi Macchine a spalla, entrate nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità come ufficializzato lo scorso 4 dicembre a Baku, in Azerbaijan. Il tutto attraverso un’interrogazione presentata al ministro della Cultura Dario Franceschini insieme ai parlamentari Pd Alessandro Mazzoli per la città di Viterbo, Giovanna Sanna per Sassari, Demetrio Battaglia per Palmi.
“La sottoscrizione comune di questa interrogazione – afferma Manfredi – dimostra la forte volontà da parte di tutti gli attori politici delle città coinvolte di fare squadra per il nostro grande patrimonio culturale e prova che è totalmente superata l’incomprensione che si era verificata tra Nola e Viterbo in seguito alle dichiarazioni del sindaco di Nola – poi scusatosi – che aveva parlato della convenienza di stare nella Rete definendo poi la Festa di Santa Rosa più brutta di quella dei Gigli”.
“La legge 77 del 20 febbraio 2006 – ha ricordato Manfredi – include misure di sostegno economico, rivolte però al solo patrimonio materiale dell’umanità”. Con il decreto legge 91 del 2013 sui 49 siti italiani patrimonio mondiale Unesco, che ha modificato la legge 77 del 2006 si può usufruire delle risorse anche da parte di progetti generali di ‘riqualificazione e valorizzazione’, superando i precedenti vincoli. “Si tratta di manifestazioni che racchiudono la nostra storia, cultura, e tradizioni – conclude Manfredi – pertanto chiediamo al ministero fondi per la Rete delle grandi macchine a spalla italiane come per i siti del patrimonio materiale”