Un’Europa senza muri. Per non dimenticare i 5 curdi-iracheni morti a Mirabella Eclano

epa06712491 European Union flags fly near the seat of the European Commission at the Berlaymont building in Brussels, Belgium, 05 May 2018. EU institutions in Brussels opened their doors to the public on 05 May to celebrate 'Europe Day'. EPA/JULIEN WARNAND

Un’Europa senza muri. Per non dimenticare i 5 curdi iracheni morti a Mirabella Eclano

Un’Europa senza muri

per non dimenticare i 5 giovani curdi-iracheni 

rinvenuti morti a Mirabella Eclano nell’agosto di 16 anni fa

 

AVELLINO. Il segretario generale della Cgil di Avellino, Franco Fiordellisi, in occasione della manifestazione «Per un’Europa senza muri», oggi a Milano, ricorda la ricorrenza della tragica vicenda dei 5 giovani profughi curdi-iracheni rinvenuti morti, a fine agosto 2002, in un Tir nell’area di servizio di Mirabella Eclano dell’autostrada Napoli-Bari

«Una drammatica vicenda – dice Fiordellisi – che colpì allora e che anche oggi smuove le coscienze democratiche e civili. La ricorrenza – osserva il segretario della Camera del lavoro – cade in contemporanea con la manifestazione «Per un’Europa senza muri» e anche con l’incontro tra i due leader nazionalisti Matteo Salvini e Viktor Orban: un motivo in più per sottolineare i valori dell’accoglienza e dell’uguaglianza sociale messi in serio pericolo dalle politiche di governi come quello italiano e ungherese».

«Quella tragedia – prosegue Fiordellisi – che si consumò in terra irpina è stata solo una delle tante drammatiche sequele di morti che si sono susseguite in tutti questi anni. Il dramma che ancora avvertiamo è che in questi anni di crisi si è accentuato un sentimento di odio verso persone più deboli e che per vario status giuridico potrebbero chiedere, legittimamente e legalmente, asilo in Italia o in altri paesi dell’Europa, come è accaduto per la nave Diciotti». 

«Questo clima, che si è avvelenato sempre di più, è stato sin da subito denunciato dalla Cgil in quel particolare momento anche con il supporto e il sostegno di altre associazioni politiche e non: dal Partito della Rifondazione Comunista – guidato dal segretario Giovanni Maraia – all’associazione Vita, oltre che da diversi rappresentanti dei Comuni di Ariano e di Avellino, dall’allora sindaco di Mirabella Eclano Edmondo Pugliese e dall’allora assessore regionale Luigi Anzalone».

«La Cgil irpina, che continua in quella battaglia intrapresa 16 anni fa, nel ricordare le vittime della tragedia di Mirabella Eclano è oggi vicina ai manifestanti che scendono in piazza a Milano per chiedere corridoi umanitari: per restare umani senza alzare muri. Convinti del fatto – conclude Fiordellisi – che per raggiungere un simile obiettivo bisogna recuperare la complessità dei ragionamenti, evitando la contrapposizione tra ultimi».

Un’Europa senza muri. Per non dimenticare i 5 curdi iracheni morti a Mirabella Eclano
Un’Europa senza muri. Per non dimenticare i 5 curdi iracheni morti a Mirabella Eclano