Nel 2016, la percentuale di laureati tra le persone tra i 30 e i 34 anni è cresciuta in tutti i Paesi membri dell’Ue rispetto al 2002 ma l’Italia è tra i Paesi con la percentuale più bassa (26,2%). Lo rileva Eurostat, l’istituto di statistica europeo. Una quota inferiore si registra solo in Romania (25,6%). Il livello di persone con un titolo di istruzione superiore è comunque raddoppiato rispetto al 2002, quando la quota era del 13,1%. L’obiettivo della strategia Europa 2020 è che tutti i Paesi arrivino per quella data ad avere il 40% di laureati.
L’Italia è inoltre la quinta peggiore per quanto riguarda l’abbandono scolastico. Fanno peggio solo Portogallo, Romania, Spagna e Malta. Con un 14% circa dei 18-24enni che non hanno raggiunto un diploma secondario, l’Italia ha superato il suo obiettivo nazionale ma è ancora lontana dall’obiettivo europeo del 10%.