Avella, un tranquillo comune conosciuto per la sua storia e le sue tradizioni, è scosso da una serie di atti di violenza inaudita che hanno suscitato orrore e indignazione tra i suoi abitanti. Nella notte del 28 luglio, due cani innocenti sono stati brutalmente avvelenati in Via Ferrovia, lasciando la comunità sotto shock e con il cuore spezzato. Ma, come se questo orribile atto non fosse già abbastanza, una nuova ondata di crudeltà ha colpito ancora, stavolta nella silenziosa Via Tora.
La mattina del 9 agosto, il proprietario di una villetta ha fatto una scoperta agghiacciante: i suoi due pastori tedeschi, Tio e Ily, giacevano agonizzanti nel loro recinto. I fedeli compagni, un maschio e una femmina, mostravano chiari segni di avvelenamento, vomitavano e lottavano disperatamente per respirare. Nonostante il tempestivo intervento e la corsa dal veterinario, per loro non c’è stato nulla da fare. Thio e Ily sono morti poco dopo, vittime di una mano crudele e spietata lasciando nella disperazione un’intera famiglia e non solo.
Questi atti, apparentemente gratuiti e senza senso, stanno gettando un’ombra oscura su Avella e i suoi dintorni. Solo pochi giorni prima, un episodio simile si era verificato anche a Sperone, dove un altro cane era stato avvelenato all’interno di una proprietà privata. Tutto ciò porta a pensare che un maniaco o un mitomane si aggiri per la zona, deliberatamente intenzionato a seminare il dolore tra i proprietari di animali.
La comunità, unita nella sofferenza e nell’indignazione, inizia a vivere nella paura. I proprietari di animali domestici guardano con sospetto alle strade che un tempo erano familiari e sicure, preoccupati che il prossimo attacco possa colpire i loro amati compagni a quattro zampe. C’è chi ha cominciato a rinforzare le recinzioni, chi a sorvegliare con maggiore attenzione i propri animali, ma l’ansia rimane palpabile.
Questo clima di terrore non può e non deve diventare la normalità per Avella. È imperativo che le autorità intervengano con urgenza, intensificando i controlli e avviando indagini approfondite per identificare e fermare il responsabile di questi atti atroci. La comunità chiede giustizia, non solo per Thio e Ily, due pastori di 4 e 1 anno, ma per tutti gli animali che sono stati vittime di questo insensato odio.
In un paese che si è sempre distinto per la sua ospitalità e il suo senso di comunità, è inaccettabile che tali episodi restino impuniti. Gli abitanti di Avella e delle zone circostanti non si arrenderanno alla paura, ma si uniranno ancora più stretti, nella speranza che presto questa ondata di violenza possa cessare e che il responsabile venga consegnato alla giustizia.
È fondamentale che questi atti di crudeltà non cadano nell’oblio, ma servano a sensibilizzare e a mobilitare la comunità intera verso una cultura di rispetto e protezione per tutti gli esseri viventi. La memoria di Thio, Ily e di tutti gli animali vittime di queste barbarie continuerà a vivere nei cuori di chi li ha amati e di chi, ora, lotta per un futuro più sicuro per tutti.