di Lucio Ianniciello
L’Avellino ha ingranato la marcia giusta, nelle ultime 4 partite 3 vittorie e un pareggio. Braglia dice: “Fortuna di poter lavorare una settimana intera, sono già 2-3 che portiamo avanti il lavoro. La squadra sta bene, l’ha dimostrato domenica”.
Prossimo match in casa contro la Viterbese, 31 gennaio alle 15: “Con Taurino sta girando, ha messo in difficoltà gli avversari, partita difficile. Temiamo la fisicità dei difensori centrali, del terzino. Giocano stretti, corti, hanno fatto risultato a Catanzaro. Se scendiamo di livello rispetto a Torre del Greco facciamo fatica. La Viterbese è una squadra veloce, è arrivato Murillo dal Livorno, ci sono i vari Tounkara, Simonelli. È attrezzata per fare bene. In mezzo al campo sono molto bravi”.
L’Avellino potrebbe guardare anche al secondo posto, ora occupato dal Bari con un +7 sugli irpini: “Bisogna vincere 3-4 gare di fila per il salto di qualità anche a livello mentale, si acquisisce maturità e personalità. Dobbiamo prepararci e guardare avanti. Delle altre mi interessa poco, guardo in casa mia. Butto un occhio alla classifica a 5 domeniche dalla fine”. Aggiunge: “Importante non sbagliare atteggiamento, ci è capitato di toppare. Dobbiamo trovare continuità, in mezzo ci sono competitività, risorse: Errico, De Francesco, Adamo. Abbiamo alternative, sono tranquillo, i ragazzi stanno bene insieme e lavorano”.
Sulla dedica a Di Somma per la vittoria di Torre del Greco dichiara che è stata una cosa personale, privata. Poi si sofferma sul gruppo: “C’è abbondanza, abbiamo sempre portato avanti la politica dell’alternanza. Nell’infrasettimanale ci saranno ricambi. Mi viene in mente Rizzo, sta facendo molto bene in allenamento. Siamo contenti dei giocatori a disposizione, sono persone per bene, non mi hanno mai creato problemi. È un gruppo di qualità, tra poco ci sarà l’imbarazzo della scelta. Molti mi possono invidiare, sono tutti bravi. Una settimana fa non capivamo niente, ora siamo diventati forti. Ne ho viste tante, conta l’atteggiamento, la voglia di fare. I ragazzi non mi hanno mai deluso, ho rispetto per loro. Zitti e andare avanti”.
Sul mercato e sull’ “arte” di pungolare i giocatori, sua prerogativa: “Maniero non devo farlo incazzare, è una guerra quotidiana con lui e gli altri (ride). Tra di noi non c’è problema, ci sarebbe se nascondo le cose a loro che sono i primi a sapere cosa penso. De Francesco è un titolare così come Aloi, D’Angelo, Carriero, Errico. Non ci sono titolari e riserve, chiaro che poi c’è chi gioca di più e chi di meno. Sono felicissimo dei miei attaccanti, dal mercato non mi aspetto più nulla. In uscita spero che qualche ragazzo possa trovare squadra per giocare. Bisogna chiedere al direttore”.
La difesa ha subito solo un gol nelle ultime 4 partite, a Teramo: “Gli attaccanti tornano, i laterali si sacrificano, i centrocampisti fanno il loro lavoro. Non è solo il reparto difensivo a meritare quando si subiscono pochi gol o a demeritare quando se ne prende qualcuno in più. Illanes ci ha dato più sicurezza, fa cose semplici. Questo non vuol dire che per gli altri le porte sono chiuse”.